La decurtazione dalla terza rata del Pnrr di 287 milioni destinati a nuovi alloggi universitari conferma i dubbi sull’affidare ai privati la tutela del diritto allo studio. Eppure, il governo non cambia strategia neanche per la seconda fase della misura.
Il dibattito pubblico sul salario minimo ruota principalmente attorno al tema della povertà lavorativa. Tuttavia, l’introduzione di una paga oraria minima per legge non basta da sola a risolvere il problema, che riguarda soprattutto la quantità di tempo lavorato.
Nel corso del mese di agosto staging.lavoce.info ha aggiornato il suo sito con nuovi articoli. Gli argomenti trattati sono molti e vari: l’introduzione della tassa sugli extraprofitti delle banche, che appare una decisione sbagliata perché distoglie gli utili dal capitale prudenziale e dallo svolgimento dell’attività bancaria e indebolisce la credibilità del sistema finanziario italiano; l’approvazione in Parlamento della legge delega di riforma fiscale; l’assenza di una cornice finanziaria per le proposte di revisione del Pnrr; i nuovi modelli di protezione sociale dei lavoratori; il quadro degli iscritti negli atenei italiani come emerge dal Rapporto Anvur; il fenomeno in crescita delle università telematiche; i problemi generati dal turismo di massa nelle città d’arte e nelle località più ambite; il riordino dei servizi pubblici locali a sei mesi dall’entrata in vigore del Testo unico; il costo per le imprese in termini di reputazione dei fenomeni di greenwashing e brownwashing; il mito del posto fisso e la mobilità delle carriere all’interno della pubblica amministrazione; i rapporti del Brasile con Cina e Russia nel secondo mandato della presidenza Lula.
Da lunedì 28 agosto riprenderà la normale operatività del sito, con più articoli, le due newsletter settimanali, la rubrica quotidiana della parola ai grafici e il fact-checking.
Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
Spargete la voce: 5 per mille a staging.lavoce.info!
Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!
La tassazione degli extra-profitti bancari potrebbe distogliere l’impiego degli utili da altre destinazioni sia a livello prudenziale sia per lo svolgimento dell’attività bancaria. E il gettito previsto non basta per gli impegni ipotizzati dal governo.
Vari paesi hanno esteso i loro sistemi di protezione sociale durante e dopo la pandemia. Un’analisi svolta da Inapp mostra verso quali nuovi modelli si muovono, per meglio rispondere alle trasformazioni nella organizzazione della produzione e del lavoro.
I dipendenti pubblici italiani sono quelli con la maggiore anzianità di servizio tra i grandi paesi europei, un fenomeno dovuto alla bassa mobilità. Le rotazioni di personale andrebbero pensate anche come uno strumento di sviluppo delle carriere.
Alle imprese si chiede sempre più di operare in modo ambientalmente e socialmente sostenibile. La trasformazione richiede investimenti cospicui. Ma ricorrere al greenwashing e al brownwashing può costare caro, sotto il profilo reputazionale e finanziario.
Nell’ultimo decennio gli iscritti all’università sono aumentati di più del 10 per cento. La crescita è da imputare in primo luogo agli atenei telematici. Le università tradizionali del Sud, invece, perdono studenti a vantaggio di quelle del Nord.
I numeri degli arrivi turistici sono destinati superare i livelli pre-pandemici. Ne derivano affollamento e perdita delle culture locali. In Europa e in Italia, il turismo di massa è un fenomeno ormai fuori controllo che ha bisogno di essere amministrato.
La tassa sugli “extraprofitti” delle banche, pur avendo un intento redistributivo, è fortemente distorsiva e indebolisce la credibilità del sistema finanziario italiano. Sarebbe stato meglio agire su trasparenza e concorrenza.