Una possibile soluzione per arrivare a una riforma previdenziale senza pesare sui conti pubblici è sostituire le pensioni di vecchiaia e di anzianità con un assegno calcolato sul montante contributivo versato, integrata per i lavoratori in regime misto.
La capacità di un ateneo di richiamare studenti da altre regioni dipende dalla qualità dell’istruzione che fornisce. Ma non solo: dipende anche da altri fattori, come le opportunità di lavoro post-laurea e le condizioni economiche delle famiglie.
In vista della definizione della legge di bilancio 2024, si torna a parlare di pensioni. Il sistema previdenziale italiano varato nel 1995 è solo un’approssimazione del modello contributivo e gli interventi legislativi che si sono susseguiti hanno peggiorato la situazione. Con l’intensificarsi degli sbarchi di migranti registrato in estate, crescono le polemiche sull’accoglienza e la gestione dei rifugiati. Alcuni studi mostrano che per favorire una integrazione efficace la redistribuzione dei richiedenti asilo dovrebbe basarsi sulle caratteristiche socio-culturali dei territori più che su quelle economiche. D’altra parte, quanto l’integrazione sia una questione complessa lo ricordano le recenti rivolte nelle banlieues francesi e la decisione della Corte suprema Usa sulle azioni positive per l’iscrizione alle università più prestigiose. Stati Uniti e Francia seguono due modelli molto diversi per rimuovere le discriminazioni e favorire l’uguaglianza ed entrambi sembrano oggi in difficoltà. Un governo può decidere di imporre una tassa straordinaria. Ma la proposta dovrebbe essere organica e chiara, non estemporanea come quella sugli extra-profitti delle banche, che rischia di colpire anche i risparmiatori e gli investitori.
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Per superare l’approccio emergenziale all’accoglienza dei rifugiati e promuovere politiche di integrazione lungimiranti, vanno considerate anche le caratteristiche socio-culturali del contesto che li accoglie, coinvolgendo gli amministratori locali.
Il sistema contributivo italiano è una rozza approssimazione del modello Ndc varato in Svezia nel 1998. Lacune ed errori impediscono gli scopi per i quali fu scelto. La classe politica sembra inconsapevole e assume provvedimenti ulteriormente peggiorativi.
Le tasse straordinarie non sono una novità nel diritto tributario. Ma il prelievo dovrebbe essere aumentato con una proposta organica e non estemporanea come quella sugli extra-profitti delle banche. I rischi per investitori e risparmiatori.
Il ruolo guida dello stato in Francia così come associazionismo e meritocrazia negli Usa sono modelli che mostrano più di uno scricchiolio per quanto riguarda l’integrazione sociale dei giovani con una storia familiare d’immigrazione. E in Italia?
La direttiva europea n. 2023/970, che gli stati dovranno recepire entro il 2026, consente alle singole persone e alle organizzazioni sindacali di esigere che ogni differenza di retribuzione tra persone con le stesse mansioni e lo stesso livello professionale sia giustificata da un motivo congruo. La speranza è che abbia miglior sorte nell’affermare il diritto delle donne alla parità salariale del medesimo principio enunciato più di trent’anni fa dalla Corte costituzionale. Secondo le intenzioni del governo, la tassa sugli extra-profitti delle banche dovrebbe alimentare, tra l’altro, il fondo prima casa. La misura non riguarda però i mutui a tasso variabile già stipulati, come invece si era fatto intendere dopo il varo del decreto. Dunque non risolve il principale problema di molte famiglie: come pagare rate diventate troppo alte con il rialzo dei tassi da parte della Bce. Per aiutarle si può ricorrere ad altri strumenti. Il salario minimo è solo un elemento del complesso quadro che definisce una risposta alla povertà lavorativa: il problema riguarda infatti soprattutto la quantità di tempo lavorato, come mostrano i risultati di un esercizio su tre diversi scenari. Aumentare il numero degli alloggi per gli studenti universitari fuori-sede, per garantire il diritto allo studio, è uno degli obiettivi del Pnrr. Nella prima fase di attuazione, in cui ci si è affidati molto ai privati, non è stato raggiunto, tanto che la terza rata dei fondi Pnrr è stata decurtata. Ma il governo non sembra intenzionato a cambiare strategia neanche nella seconda fase, legata al fondo housing universitario da 660 milioni di euro.
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È entrata in vigore da poche settimane e dovrà essere recepita entro il giugno 2026 la nuova direttiva europea che impone alle imprese di informare ogni dipendente sulla paga media di coloro che svolgono un lavoro dello stesso livello.
Il decreto sulla tassazione degli extra-ricavi bancari non riguarda i mutui già stipulati. Non risolve dunque il problema principale emerso con l’aumento delle rate dei mutui a tasso variabile. Per farlo vanno seguite altre strade, coinvolgendo le banche.