Le tensioni tra Italia e Unione europea sul caso Lufthansa-Ita rendono evidente l’importanza di saper conciliare il diritto della concorrenza con una politica industriale genuinamente europea. Un risultato che si può ottenere puntando su tre sinergie.
Il caso Ita-Lufthansa, con i conseguenti attriti tra governo italiano e Commissione europea, ripropone la questione della compatibilità tra diritto della concorrenza e politica industriale. Il conflitto si può risolvere assumendo una prospettiva autenticamente europea e puntando sull’innovazione. Introdurre il salario minimo rende più accettabili le disuguaglianze di reddito. Il risultato – abbastanza sorprendente – arriva da uno studio condotto sui lavoratori del Regno Unito e la spiegazione può essere ricercata in alcuni meccanismi psicologici legati alla percezione del mercato. Secondo alcune indiscrezioni, la legge di bilancio per il 2024 potrebbe prevedere la possibilità di accedere a pensioni part-time, nell’ambito di una staffetta generazionale. La misura potrebbe garantire maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, ma va ben studiata perché c’è il rischio di complicare ulteriormente il sistema. Il 2xmille per il finanziamento ai partiti è uno strumento democratico, ma ha alcuni limiti. Primo fra tutti, il fatto che sia riservato solo alle forze politiche con una rappresentanza parlamentare. Andrebbe allargato a tutte le forme di associazione e partecipazione per riavvicinare i cittadini alla politica.
Lavoce.info ha pubblicato vari articoli di analisi e commento della legge delega di riforma fiscale. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva della legge e dei cambiamenti che potrebbe apportare al nostro sistema tributario, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “L’iter della delega fiscale”, disponibile qui.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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Il salario minimo rende più accettabile la disuguaglianza? Sembra di sì, almeno nel Regno Unito. La percezione del mercato dei lavoratori a basso reddito può cambiare quando la loro vulnerabilità diminuisce e rendere meno preoccupanti i divari di reddito.
La politica non può essere solo l’attività delle aule parlamentari. Bisogna sostenere tutte le forme di associazione e partecipazione dei cittadini, ripensando il finanziamento pubblico. Servono trasparenza e codici di condotta. E una legge sulle lobby.
Tra le novità della prossima legge di bilancio potrebbe esserci la pensione part-time, ripresa dal modello svedese. Se fosse ben disegnata, potrebbe rappresentare un utile elemento di flessibilità. Altrimenti, renderà ancora più complicato il sistema.
La disuguaglianza di reddito in Italia è una delle più alte fra i paesi Ocse. Gli anni Novanta sono il punto di svolta per il fenomeno, che si è poi di nuovo accentuato con la pandemia. La probabile spiegazione è l’accresciuta flessibilità del mercato del lavoro, dopo le riforme che lo hanno interessato. La riforma delle pensioni del governo Dini, che ha introdotto il sistema contributivo, è entrata in vigore nel 1996, ma alcune sue iniquità restano irrisolte. In particolare, andrebbe ripensata la scelta di coefficienti di trasformazione unici. Tuttavia, la loro riformulazione non si prospetta semplice. Non ha dato i risultati sperati il piano mense scolastiche del Pnrr, che doveva aumentarne la disponibilità soprattutto al Sud. Molti comuni potrebbero non aver partecipato ai bandi per il timore di aggiungere una nuova spesa a bilanci comunali già critici. I cronici ritardi nell’attuazione dei progetti di coesione europei indicano però che le difficoltà delle amministrazioni locali a spendere le risorse sono più generali. L’esperienza di e-Cohesion suggerisce che la progressiva digitalizzazione delle varie fasi di gestione può aiutare a migliorare la situazione.
Lavoce.info ha pubblicato vari articoli di analisi e commento della legge delega di riforma fiscale. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva della legge e dei cambiamenti che potrebbe apportare al nostro sistema tributario, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “L’iter della delega fiscale”, disponibile qui.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Abbiamo realizzato una serie di grafici sull’andamento degli investimenti in ricerca e sviluppo delle istituzioni pubbliche e delle imprese del nostro paese nel periodo post-pandemia.
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L’Istat ha di recente pubblicato un rapporto su ricerca e sviluppo in Italia. Dopo il calo dovuto alla crisi pandemica, gli investimenti in questo ambito hanno ricominciato a crescere. Il settore privato, dove si concentra la maggior parte della spesa, ha però superato solo in parte la crisi.
Questa serie di grafici offre una panoramica sugli investimenti in ricerca e sviluppo in Italia e analizza più nel dettaglio la ripresa registrata nel 2021.
Nel 1996 la riforma Dini ha introdotto il metodo di calcolo contributivo nel nostro sistema pensionistico. Dopo oltre 25 anni, il periodo di transizione non è completo né sono state sanate alcune iniquità, in particolare sui coefficienti di trasformazione.
Il piano mense scolastiche del Pnrr riserva il 57 per cento delle risorse al Sud. Ma non ha dato i risultati sperati. Procedure scelte e difficoltà finanziarie di molti comuni sono le probabili cause del parziale insuccesso. Cosa fare nel prossimo futuro.
Anche in Italia e-Cohesion ha favorito l’avvio di sistemi per lo scambio elettronico delle informazioni tra beneficiari e soggetti gestori dei fondi europei, migliorando la capacità di spesa. Ora la sfida è digitalizzare tutte le fasi della gestione.