SABATO 16 AGOSTO 2025

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Il Pnrr dei rifiuti in cerca di una strategia

Il Pnrr destina 2,1 miliardi alla gestione dei rifiuti. Ma serve un intervento chiarificatore che indichi i fabbisogni territoriali a partire dalle indicazioni delle regioni. Vanno sostenute solo le iniziative che hanno una reale prospettiva industriale.

Una lente sui contratti non rappresentativi

Il tema del tasso di copertura dei contratti firmati dai sindacati più rappresentativi resta centrale nella discussione sul salario minimo. I numeri delle comunicazioni obbligatorie per capire dove si potrebbero nascondere gli accordi non rappresentativi.

Il Punto

Continua la protesta degli agricoltori europei, che contestano alcune decisioni della Commissione. Eppure, il settore ottiene forti sussidi proprio dalla Politica agricola comune. Meglio sarebbe indirizzare il supporto pubblico verso azioni per affrontare la transizione ecologica, perché il grave impatto ambientale dell’agricoltura non accenna a diminuire, alimentando un circolo vizioso che richiede nuove risorse per compensare i danni dei sempre più frequenti eventi meteorologici estremi. Comuni e regioni sono chiamati a gestire 41 miliardi destinati a progetti strategici del Pnrr. Come si ricava dai dati, la capacità di spesa delle amministrazioni locali è però molto diversa tra le aree del paese, con i territori interni in maggiore difficoltà. Per migliorare la loro efficienza amministrativa si potrebbe assegnare un ruolo più significativo alle unioni di comuni. Non basta definire i livelli essenziali di assistenza per la sanità – o più in generale i livelli essenziali delle prestazioni – per garantire che tutti i cittadini ricevano effettivamente servizi di qualità. Servono meccanismi per spingere le regioni a uniformarsi alle esperienze migliori: spesso non è solo una questione di finanziamenti aggiuntivi. Rendere più semplice il percorso per ottenere la cittadinanza può rivelarsi vantaggioso non solo per i migranti, ma anche per il paese ospitante. I risultati di uno studio mostrano infatti che dopo la naturalizzazione i rifugiati sono più integrati e più attivi sul mercato del lavoro.

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Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Agricoltori e cordoni della borsa pubblica*

L’agricoltura europea riceve sussidi elevati dalla Pac e, dopo le ultime proteste, arriveranno altre risorse. I fondi pubblici dovrebbero invece sostenere la transizione ecologica e nuovi processi di produzione, più redditizi anche per gli agricoltori.

Il successo del Pnrr? Dipende dalla capacità di spesa dei comuni

Con oltre 41 miliardi destinati a progetti strategici, i comuni si trovano al centro dell’azione nell’attuazione del Pnrr. Ma non tutti hanno la stessa capacità di spesa, con le aree interne in particolare in difficoltà. Il ruolo delle unioni di comuni.

Dalla naturalizzazione all’integrazione il passo è breve

Un allentamento dei requisiti di accesso alla cittadinanza può portare a una forza lavoro migrante più attiva e integrata. I benefici economici che ne derivano non interessano solo i migranti stessi, ma si dispiegano anche sui paesi che li ospitano.

Si fa presto a dire Lea

Definire i Lep non è sufficiente per garantire la stessa qualità dei servizi in tutto il paese, nella sanità come in altri settori. Bisogna attuare meccanismi di convergenza verso le esperienze migliori, E non basta aumentare i finanziamenti per riuscirci.

Il Punto

Il terzo mandato per sindaci e presidenti di regione divide la politica. Un dibattito serio dovrebbe partire dalla considerazione che l’elezione diretta dà un forte potere politico a primi cittadini e governatori e dunque un limite al numero di volte in cui possono ricandidarsi alla carica può essere opportuno, per evitare rischi di collusione e corruzione. D’altra parte, la questione riguarda le città medio-grandi, perché nei piccoli comuni il vincolo ai mandati del sindaco è già stato abolito. Le infrastrutture scolastiche meriterebbero un’attenzione maggiore perché sembra esserci una relazione tra lo stato degli edifici e l’apprendimento degli studenti. I risultati di una ricerca evidenziano forti differenze territoriali e suggeriscono che dove gli edifici scolastici sono meglio strutturati – ad esempio perché hanno palestra, mensa o laboratori – è più basso l’abbandono scolastico. Una serie di grafici nella nostra rubrica La parola ai grafici illustra lo stato di avanzamento della realizzazione di infrastrutture strategiche e prioritarie in Italia: quali sono, le fonti di finanziamento, l’andamento dei lavori nelle diverse aree. Una riforma efficace dell’assistenza agli anziani non autosufficienti non può prescindere da un ridisegno dell’indennità di accompagnamento, come prevedeva la legge delega sulla non autosufficienza. Ma il decreto attuativo si allontana dai principi lì indicati, mantenendo una misura non graduata sul bisogno assistenziale. E probabilmente non sostenibile dal punto di vista finanziario nel medio-lungo periodo. Solo stati democratici possono garantire una pace duratura: lo scriveva Immanuel Kant nel 1795 e lo riafferma oggi la scienza politica. Un assunto che porta ad alcune riflessioni sulle prospettive di risoluzione dei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina e sul ruolo che potrebbe svolgere un nuovo organismo internazionale nel regolare le controversie fra stati.

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I “mattoni” della conoscenza: le infrastrutture scolastiche*

Le caratteristiche fisiche delle scuole sono profondamente diverse tra aree del paese. Una migliore dotazione di infrastrutture appare associata a minori tassi di dispersione e di abbandono. Il capitale fisico e il ruolo nei processi di apprendimento.

Quattro grafici sulle infrastrutture in Italia

Le infrastrutture, in particolare i trasporti, svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo socioeconomico e nella competitività dei territori.
Il rapporto annuale della Camera dei deputati sulle infrastrutture strategiche e prioritarie ha analizzato l’evoluzione delle infrastrutture strategiche e prioritarie in Italia, evidenziandone le criticità, i miglioramenti in corso e i nuovi progetti che partiranno. Al 31 agosto 2023, le disponibilità finanziarie destinate al miglioramento e alla realizzazione di infrastrutture risultavano pari al 70 per cento dei costi previsti. La maggior parte delle risorse stanziate apparteneva ai fondi del Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr). Oltre a una relativa scarsità delle risorse, il sistema infrastrutturale italiano si confronta con altre problematiche tra cui il persistente divario tra Nord e Sud nello stato di avanzamento delle opere e l’alto numero di procedimenti iniziati e rimasti incompiuti. Emergono però segnali di miglioramento rispetto al 2022 su entrambi i fronti. Non solo: la legge di bilancio per il 2024 ha destinato ulteriori risorse al settore delle infrastrutture, riservate in primis all’avvio dei lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

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