Da anni la pubblica amministrazione cerca di diventare più semplice e più efficace, anche attraverso la digitalizzazione. La prima concreta sperimentazione delle sue potenzialità è nel settore degli appalti. Le sperimentazioni della provincia di Trento.
Le quote di genere per aumentare la partecipazione delle donne nei board delle società quotate sono tra le azioni positive più discusse e controverse. Comprendere quali fattori influenzano il sostegno alla misura è cruciale per garantirne l’efficacia.
Oggi è l’8 marzo, la Giornata internazionale della donna. Per l’occasione, staging.lavoce.info ha lanciato la call #autriciperlavoce, per dare sempre più spazio alle voci delle autrici e alla varietà dei temi di cui si occupano. Come nei giorni scorsi, proseguiamo la pubblicazione degli articoli di chi ha risposto al nostro invito. Nella giornata dell’8 marzo è poi dedicata alle differenze di genere la nostra rubrica “La parola ai grafici”: sette grafici illustrano la situazione delle donne in Italia, dagli studi universitari al mercato del lavoro, fino alla pensione, passando per le attività domestiche e di cura e la disponibilità di servizi alla prima infanzia. Benché siano spesso contestate, le “quote rosa” si sono dimostrate una misura efficace per ridurre i divari di genere nel mercato del lavoro. I risultati di uno studio mostrano che per accrescere il favore verso interventi di questo tipo serve una strategia di comunicazione che aumenti la consapevolezza della disuguaglianza fra uomini e donne. Il continuo calo delle nascite è un problema per l’Italia. Se avere un figlio è in linea generale una decisione di coppia, un’indagine rivela che l’aspetto determinante è la condizione lavorativa della donna, non quella del partner maschile, come invece ci si aspetterebbe secondo la visione tradizionale dei ruoli di genere. Molti paesi in via di sviluppo vedono nelle catene globali del valore un’occasione di crescita, adottando politiche per favorire l’ingresso delle loro imprese nelle reti. Ma ridisegnare gli strumenti politici per le nuove realtà produttive non è semplice. A interrompere la partecipazione di un paese emergente alle catene del valore sono talvolta le sanzioni decise a livello internazionale. Le conseguenze sono tanto più gravi quanto meno sviluppato è il sistema finanziario del paese, perché integrazione finanziaria e commerciale sono strettamente legate. La pazienza, una virtù necessaria per esempio per rendere fruttuoso un investimento, si può tramandare dai genitori ai figli: lo dimostra una ricerca che spiega come il buon esempio sia l’insegnamento migliore. Regione Lombardia vorrebbe istituire una “tessera sanitaria a punti”, per premiare chi aderisce agli screening sanitari: quali problemi per la privacy?
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Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Non solo nel mercato del lavoro, ma anche tra le mura domestiche, a scuola e all’università: il divario di genere tocca molteplici realtà. Secondo il Global Gender Gap Report, l’uguaglianza di genere è un obiettivo ancora lontano, specialmente per l’Italia, che raggiungerà le pari opportunità di genere tra 131 anni e l’equilibrio tra uomini e donne in campo economico tra 169 anni. In occasione dell’8 marzo, proponiamo una serie di grafici per esplorare le disuguaglianze che caratterizzano le principali fasi della vita delle donne in Italia e in Europa.
Le sanzioni possono interrompere la partecipazione alle catene globali del valore. Poiché integrazione commerciale e finanziaria sono strettamente collegate, la gravità dell’impatto dipende dallo sviluppo del sistema finanziario del paese coinvolto.
Le catene globali del valore possono favorire la crescita economica, soprattutto nei paesi emergenti. Il ridisegno delle politiche per le nuove realtà produttive non è però semplice e richiede un coordinamento tra stati e istituzioni sovranazionali.
Nella gestione del denaro essere pazienti significa saper rinunciare a una somma oggi per averne una più alta domani. È un atteggiamento che i genitori possono trasmettere ai figli? L’esempio si conferma il miglior mezzo educativo, con qualche cautela.
La fecondità è di solito una decisione di coppia. Ma determinante non è la condizione economica del partner maschile, come vorrebbe la visione tradizionale dei ruoli di genere. È la situazione lavorativa delle donne a influenzare la nascita di un figlio.
In vista dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna, staging.lavoce.info ha lanciato la call #autriciperlavoce, per dare sempre più spazio alle voci delle autrici e alla varietà dei temi di cui si occupano. Proseguiamo la pubblicazione di articoli di chi ha risposto al nostro invito. L’Italia ha uno dei più bassi tassi di fecondità in Europa. D’altra parte, ha anche il più alto tasso di contratti di lavoro a tempo determinato, diffusi in particolare fra le lavoratrici e nella fascia di età 25-34 anni. Una analisi su dati Inps mostra che favorire le opportunità per le donne di ottenere contratti a tempo indeterminato avrebbe effetti positivi sulle scelte di maternità, innestando un circolo virtuoso che ridurrebbe gli svantaggi lavorativi associati alla nascita di figli. Un gruppo di paesi Ue ha fatto saltare il tavolo dei negoziati sulla direttiva europea per la protezione dei lavoratori delle piattaforme digitali. Ora potrebbero essere i sindacati europei a prendere l’iniziativa, proponendo le linee guida per la protezione della categoria attraverso un accordo quadro europeo. Per affrontare le sfide determinate dalla diffusione dell’intelligenza artificiale non bastano le norme. Serve un investimento per rafforzare le competenze, sia quelle dei professionisti che sviluppano e utilizzano le tecnologie, sia quelle dei cittadini, in modo da accrescere la loro capacità critica. Pochi sono disponibili a rinunciare allo smartphone anche quando sono ben consapevoli che l’uso prolungato dei social media può avere conseguenze negative sul benessere mentale. Uno studio sottolinea l’importanza dell’educazione all’utilizzo corretto del mondo digitale, soprattutto per i più giovani, cosicché la tecnologia possa essere un alleato del percorso di crescita. Dopo le turbolenze del 2020-2022, i mercati delle materie prime sono tornati alla normalità. Spiccano però due eccezioni: il caffè e il cacao. Dovuti a ragioni diverse, i rincari dei due materiali di base potrebbero trasformarsi in aumenti di prezzo per il consumatore finale.
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