I centri antiviolenza sono cruciali per permettere alle donne di uscire da situazioni di violenza. Il loro numero è basso in tutta Italia e con profonde differenze territoriali. Mancano nelle aree dove le norme di genere tradizionali sono più persistenti.
Il clima per le donne che agiscono in politica è ostile. La probabilità che una sindaca subisca violenze o intimidazioni è tripla rispetto a quella di un sindaco. Le scelte politiche c’entrano poco. Si tratta invece di una diffusa discriminazione di genere.
La riduzione del rapporto debito-Pil nel 2023 non è frutto di un cambiamento di regime nella gestione della finanza pubblica, ma di fattori congiunturali che difficilmente si ripeteranno. Realizzare le riforme strutturali resta ancora cruciale.
Molti comuni, specie tra quelli che più ne avevano bisogno, hanno rinunciato alle opportunità di compensare i ritardi accumulati e migliorare i propri servizi offerte dal Pnrr. Il motivo è il timore di non poter far fronte alle spese di gestione dei progetti.
La transizione della televisione lineare verso l’online è ormai realtà negli Stati Uniti. In Europa la situazione varia da paese a paese. Se nel Regno Unito il processo è ben avviato, in Spagna e soprattutto in Italia resta centrale la tv tradizionale.
La Corte costituzionale ha riconosciuto l’incostituzionalità di diversi aspetti chiave della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, rendendola di fatto inapplicabile. Il Parlamento sarà dunque chiamato a riformulare il testo di legge secondo le linee indicate dalla Consulta. La prima ricaduta della sentenza dovrebbe essere la sospensione delle trattative già avviate dal governo con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria per il trasferimento delle nove materie definite non-Lep. Anche perché mancano motivazioni adeguate che giustifichino l’eventuale devoluzione. Le regionali di domenica 17 e lunedì 18 novembre segnalano ancora una volta la disaffezione degli elettori verso le urne. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza il consistente calo di votanti registrato sia in Emilia Romagna sia Umbria. Il sistema di relazioni industriali fondato sul Testo unico sulla rappresentanza sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria nel 2014 rischia di essere smantellato. La sfida arriva dal decreto legislativo di riforma del codice degli appalti, che per la prima volta identifica i criteri della maggiore rappresentatività sindacale. I requisiti indicati ricalcano le caratteristiche del nuovo contratto collettivo intersettoriale per il manifatturiero, che però potrebbe finire per configurare una condotta antisindacale. Un nuovo bando per aumentare il numero di mense scolastiche ha visto una buona partecipazione dei comuni del Sud. È un cambio di rotta positivo, forse favorito dal timore delle amministrazioni di perdere consensi, dopo il clamore suscitato dal mancato utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Pnrr.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata in questa occasione alla drastica discesa dei votanti alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre in Emilia Romagna e in Umbria.
È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che staging.lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.
Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:
Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da staging.lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su staging.lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su staging.lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
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La decisione della Consulta impone una revisione radicale dell’architettura della legge sulla autonomia differenziata. I rilievi toccano punti cruciali: dall’impossibilità di devolvere intere materie, alla questione dei Lep, al ruolo del Parlamento.
I rilievi della Corte costituzionale sulla legge per l’autonomia differenziata segnalano i vizi di una interpretazione del regionalismo che mette al centro rivendicazioni prive di solidi ancoraggi. Bisogna tornare al modello di sussidiarietà.
Una norma del Codice degli appalti identifica i criteri della maggiore rappresentatività sindacale. Sembra fatta apposta per dar forza al nuovo contratto collettivo “multi-manifatturiero”. E mettere in discussione l’intero sistema sindacale interconfederale.
Al bando Pnrr del 2021 per le mense scolastiche avevano partecipato pochi comuni meridionali, benché fossero le zone dove più c’era bisogno di incrementare il servizio. Ora, invece, c’è stato un cambiamento di rotta, che ha varie interpretazioni.