LUNEDì 15 SETTEMBRE 2025

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I contratti brevi non sono il problema

Secondo i dati Istat gli occupati con contratti temporanei sono a livelli record. Ma gli accordi per periodi molto brevi riguardano solo poche specifiche professioni. Come nell’ultimo decennio, la durata media prevista per il 2021 è di circa 4 mesi.

Per la siccità una strategia in cinque mosse 

La siccità, conseguenza dei cambiamenti climatici, si può affrontare con un piano in cinque passi. Si avrebbero benefici reali in poco tempo. Ci vuole però consapevolezza che l’acqua dolce è un bene scarso e prezioso.

La strage di Viareggio tra giustizia e rancore

Per la strage di Viareggio del 2009 sono stati condannati i vertici delle Ferrovie dello stato. Eppure, sulla sicurezza era stato profuso uno sforzo rilevante negli anni Novanta. L’incidente si colloca in una zona grigia del processo di liberalizzazione.

Dov’è la crisi del lavoro stagionale?

I dati documentano che nella stagione in corso il settore turistico è ripartito ed è stato in grado di attivare un volume di lavoro perfettamente in linea con gli anni migliori. Ma qualcosa è comunque cambiato nell’incontro tra domanda e offerta.

Il Punto

I giornali raccontano, quasi quotidianamente, storie di imprenditori che non riescono a trovare lavoratori stagionali. Almeno per le località balneari venete, i dati sembrano smentire l’aneddotica: il numero dei contratti stipulati è sui livelli delle stagioni migliori. Intanto, il decreto Aiuti certifica l’incapacità dei centri per l’impiego di intermediare domanda e offerta di lavoro, ma offre l’occasione per rivedere la nozione di “offerta di lavoro congrua” per i beneficiari del reddito di cittadinanza. Andrebbe semplificata sulla base dell’indicazione di un salario orario minimo non rifiutabile, legato al potere di acquisto effettivo. Non tutti i beni sono caratterizzati dalle stesse variazioni di prezzo. Per questo per affrontare l’inflazione non è sufficiente un unico strumento di politica economica. All’azione sui tassi di interesse vanno affiancati altri interventi. Nessuno vince durante una crisi finanziaria. Infatti, quella del 2011, sfociata nella Grande Recessione, ha allargato l’insicurezza economica alle classi medie, che erano rimaste indenni dalla globalizzazione, e ha aperto le porte al populismo in Europa. Il Parlamento ha approvato la legge di riforma delle carriere universitarie. Cambia il percorso per diventare ricercatore e raggruppamenti dai confini disciplinari più ampi sostituiscono gli attuali settori scientifico-disciplinari.

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Carriere universitarie: è tempo di riforma

La legge 79 modifica lo stato giuridico di docenti e ricercatori universitari. In particolare, riorganizza il percorso per diventare ricercatore e sostituisce gli attuali 370 settori scientifico-disciplinari con raggruppamenti dai confini più ampi.

Le crisi finanziarie come canale di diffusione del populismo*

Le crisi finanziarie colpiscono in maniera indiscriminata colletti blu e colletti bianchi, riducendo la loro sicurezza economica e aprendo le porte al populismo. È stato così per la Grande Recessione e la crisi dei debiti sovrani in Europa.

Di inflazione non ce n’è una sola*

In quasi tutti i processi inflazionistici i prezzi dei singoli prodotti variano a ritmi molto differenti tra loro, con effetti sull’economia reale. Non è possibile agire utilizzando un unico strumento di politica economica, come i tassi di interesse.

Politiche del lavoro: cosa cambia con il decreto Aiuti

Il decreto Aiuti recupera i navigator e prevede un giro di vite sul reddito di cittadinanza. A livello regionale, potrebbe portare a un cambio di passo nel reclutamento di personale. A livello nazionale, alla ridefinizione dell’offerta congrua di lavoro.

Cosa significa la riduzione delle cause di lavoro

Negli ultimi cinque anni si è confermata la tendenza al superamento di un’anomalia italiana: l’ipertrofia del contenzioso giudiziale in materia di lavoro. Tramonta l’idea che la protezione delle persone che lavorano non sia veramente tale se non passa per le aule dei tribunali.

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