Tra i tanti paradossi del voto che emergono nella letteratura economica e politica, c’è quello relativo all’astensione: perché non andare a votare se il costo del voto è così basso? Ebbene, in realtà per qualcuno votare costa, e anche molto: si tratta di coloro che studiano o lavorano “fuori sede”.
Scuola e università sono citate, con più o meno spazio dedicato, nei programmi di tutti i partiti candidati alle politiche. In una serie di articoli, analizziamo alcune delle proposte. Ecco quelle dal programma del Partito Democratico.
Un’eventuale “pace fiscale” porterebbe alle casse dello stato una somma ben inferiore all’ammontare teorico. Cancellare i crediti non più esigibili sarebbe l’unica soluzione, limitando al minimo il rischio di incentivare l’evasione in futuro.
La scarsità delle materie prime spinge l’inflazione. Una soluzione è ricorrere con più convinzione all’economia circolare. Ma occorrono impianti per il riciclaggio e lo sviluppo del processo di “simbiosi industriale”, in distretti produttivi circolari.
Il Movimento 5 Stelle propone nel proprio programma di rendere strutturale Decontribuzione Sud, una politica per la riduzione del costo del lavoro nel Mezzogiorno. Nel 2021 è costata tre miliardi di euro, ma dai dati a disposizione non sembra aver funzionato a dovere.
Dopo le proteste degli esercenti, il Decreto Aiuti ha previsto un tetto del 5 per cento per le commissioni pagate sui buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici. È un’ottima notizia per ristoratori e lavoratori, ma comporta qualche onere per il bilancio pubblico.
Scuola e università sono citate, con più o meno spazio dedicato, nei programmi di tutti i partiti candidati alle politiche. In una serie di articoli, analizziamo alcune delle proposte.
Scuola e università sono citate, con più o meno spazio dedicato, nei programmi di tutti i partiti candidati alle politiche. In una serie di articoli, analizziamo alcune delle proposte.
Il fact-checking de staging.lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Matteo Renzi: il governo Letta ha aumentato le tasse ed è stato l’ultimo ad aumentare le aliquote Iva?