Uno dei dilemmi della democrazia è quanto il processo elettorale possa distorcere la rappresentatività del Parlamento. Questo problema è solitamente più vero quanto più la legge elettorale è di tipo maggioritario. In Italia, un terzo dei seggi viene assegnato in questo modo. Quanto è quindi davvero rappresentativo il Parlamento italiano?
La riforma della gestione dei servizi idrici prevista nel Pnrr è piuttosto promettente e, complici anche gli obblighi europei, sembra procedere di buon passo. Sarà compito del nuovo governo attuarla nei tempi stabiliti.
La composizione di genere della forza lavoro delle imprese contribuisce alle disuguaglianze tra lavoratori e lavoratrici? Le donne quadro hanno un ruolo di mentore per gli uomini. Mentre le manager influenzano positivamente la carriera delle altre donne.
I dati sull’economia sommersa e illegale mostrano un drastico calo di questi due fenomeni nel 2020, maggiore del crollo registrato dall’economia regolare. Hanno avuto un impatto le restrizioni, ma anche gli incentivi ai pagamenti tracciabili.
Quando aumentano i problemi economici e il disagio sociale, aumenta il rifiuto della politica. È una tendenza generale, confermata dall’analisi sul forte astensionismo alle elezioni politiche del 25 settembre. Il dato suona però come un campanello d’allarme: quando la politica non sa dare risposte alle difficoltà dei cittadini, cresce il rischio di una progressiva riduzione della qualità della democrazia. C’è sempre più bisogno di esperti di tecnologie per l’informazione e la comunicazione. Ma i numeri dicono che in Italia continuano a essere pochi e con competenze inferiori rispetto ai colleghi degli altri paesi europei perché spesso non hanno un’istruzione universitaria. Nel 2020 quasi 80 mila studenti italiani hanno frequentato studi universitari all’estero. Molti meno sono invece i ragazzi stranieri che studiano negli atenei del nostro paese. Offrire corsi in inglese potrebbe essere un primo passo per rendere più attrattive le università italiane. Il Premio Nobel per l’Economia è stato assegnato a Ben Bernanke, Douglas Diamond e Philip Dybvig per le loro ricerche sulle banche e le crisi finanziarie. Anche l’efficacia del celebre “whatever it takes” di Mario Draghi in difesa dell’euro si deve ai loro studi.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Nell’ultima campagna elettorale lavoce è stata impegnata in un lavoro straordinario di analisi e fact-checking delle proposte elettorali. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
Quando il rapporto con la politica è utilitaristico e non-ideologico, le condizioni materiali e sociali della popolazione guidano la partecipazione elettorale e spiegano l’impennata dell’astensionismo. È una tendenza generale e un campanello d’allarme.
Tra il 2016 e il 2021, il numero di occupati con qualifiche Ict è cresciuto in Italia, ma rimane molto al di sotto della media Ue. In più, questi lavoratori spesso non hanno una laurea. Il settore è anche caratterizzato da un forte divario di genere.
Gli studenti italiani tendono molto a studiare all’estero, sia temporaneamente che per tutto il ciclo di studi. Ma le università italiane non sono in grado di attirare molti stranieri.
Ben Bernanke, Douglas Diamond e Philip Dybvig hanno ricevuto il premio Nobel «per le loro ricerche sulle banche e le crisi finanziarie». Le loro scoperte hanno garantito soluzioni a problemi emersi a decenni di distanza.