Nel disegno di legge sull’autonomia differenziata manca uno schema di riferimento organico per il finanziamento delle funzioni aggiuntive. Da integrare con un sistema di perequazione appropriato per le materie già ora attribuite alle regioni.
La produttività ha un ruolo chiave per la crescita economica. Per questo diversi paesi hanno istituito comitati che si occupano della questione. L’Italia non l’ha fatto, ma dovrebbe rimediare, facendo tesoro del lavoro di analisi che possono garantire.
Accantonato il Superbonus, l’efficienza energetica degli edifici resta un obiettivo essenziale per la transizione ecologica. Per questo, va presa sul serio la direttiva approvata dal Parlamento europeo, con un piano selettivo su obiettivi e beneficiari.
Arrivato alla fase di attuazione, il Pnrr mostra i difetti di metodo che lo hanno contraddistinto fin dall’inizio. È mancata la consultazione dei territori. E non è stata costruita una visione condivisa degli obiettivi da raggiungere.
La metà delle risorse mondiali di litio si trova in un’area dell’altopiano andino tra Argentina, Bolivia e Cile. Ma i tre paesi producono solo un terzo dell’offerta. A ostacolare lo sviluppo dell’industria sono norme, tecnologie e problemi macroeconomici.
La legge delega di riforma fiscale, di cui proseguiamo l’analisi, si cimenta anche con lo spinoso problema della riscossione dei tributi. La delega punta a rendere più semplice e trasparente il sistema e prevede la cancellazione automatica dei crediti inesigibili. Per un giudizio complessivo bisogna tuttavia aspettare i decreti attuativi. Le modifiche alla governance del Pnrr decise dal governo Meloni ne miglioreranno l’attuazione? La catena di decisione è ora più compatta e la gestione di ambiti e deleghe più omogenea. Ma alcune norme di attuazione non hanno tempi definiti. Dopo la crisi del 2008, la legislazione bancaria è stata rivista nel nome della stabilità e della prevenzione. Ed è a questi principi che si sono ispirate le autorità svizzere nella vicenda di Credit Suisse, anche se è stato necessario far ricorso a una forzatura giuridica. Con il “Fit for 55” l’Unione europea lancia una sfida molto ardua. Per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni indicati servirebbero misure coerenti e chiare, che per il momento mancano su settori fondamentali come trasporti ed edilizia residenziale. L’Italia invecchia e in particolare invecchia la popolazione femminile, mettendo a rischio in un futuro non lontano la sostenibilità del welfare state. È indispensabile un cambiamento culturale che non faccia gravare solo sulle donne il peso del lavoro di cura. Dopo la pandemia, i consumi privati sono ripresi con grande lentezza. Perché è vero che le famiglie italiane hanno risparmiato molto durante la crisi Covid, ma lo hanno fatto soprattutto quelle con i redditi più alti. E il riaccendersi dell’inflazione ha pesato soprattutto sui nuclei con la maggiore propensione al consumo.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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La riforma fiscale interviene sulla riscossione dei tributi, una problematica che si presta a facili strumentalizzazioni. L’obiettivo è rendere più semplice e trasparente il sistema. Prevista anche la cancellazione automatica dei crediti inesigibili.
Sono diverse le modifiche introdotte dal governo sul meccanismo di gestione del Pnrr. Rendono più compatta la catena decisionale e più omogenea la gestione di ambiti, deleghe e risorse. Solleva dubbi l’incertezza sui tempi di attuazione di alcune norme.
Imprescindibile per evitare un effetto domino a livello internazionale, l’intervento delle autorità svizzere su Credit Suisse si ispira a principi di stabilità e prevenzione, troppe volte disattesi. È stata però necessaria una forzatura legale.
Decarbonizzare l’economia europea in meno di trent’anni non è certo un’impresa facile. Per conseguire gli obiettivi stringenti che si è data, l’Unione europea deve stabilire regole coerenti anche nei settori dell’edilizia residenziale e dei trasporti.