Il livello di scolarizzazione cresce nel nostro paese. Persiste però il fenomeno dell’abbandono, con un rischio più elevato per i ragazzi delle famiglie più povere. Per contrastare il fenomeno occorre investire nelle varie articolazioni dell’istruzione.
Il governo ha approvato il Documento di economia e finanza per il triennio 2023-2025. Non vi appaiono quantificati con chiarezza i futuri risparmi dovuti alla riclassificazione dei crediti di imposta sulle agevolazioni per l’edilizia e il miglioramento dell’indebitamento netto della pubblica amministrazione che ne dovrebbe derivare nei prossimi anni. Si avvicina il varo della riforma del Reddito di cittadinanza. Lo schema del governo prevede due misure distinte di contrasto alla povertà, che però sono categoriali e non universali. L’analisi di una proposta alternativa e il confronto con quanto previsto dagli altri paesi europei, che mette in luce i ritardi italiani nelle politiche attive del lavoro. Una buona riforma del Rdc non può prescindere dall’analisi del profilo di chi già oggi riceve il beneficio. L’Indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia offre una fotografia delle caratteristiche demografiche, occupazionali e patrimoniali dei percettori, anche rispetto a coloro che hanno fatto domanda per il Rdc senza ottenerlo. Il Pnrr garantisce le risorse per costruire case e ospedali di comunità. Ma il Def non stanzia le risorse per il personale che dovrebbe lavorare in quelle strutture. Eppure, darebbero innegabili benefici ai cittadini, come dimostrano le esperienze già attive. La politica migratoria italiana ha seguito finora un approccio che non risponde agli interessi economici e demografici del nostro paese. Alcuni segnali fanno però sperare in un cambio di rotta, che permetterebbe di affrontare la questione in modo pragmatico. Il governatore della Regione Sicilia vuole sospendere le autorizzazioni per il fotovoltaico, in nome della tutela dei terreni agricoli. Ma una scelta simile sarebbe in contrasto con la normativa europea e quella italiana, che riconoscono la necessità della massima diffusione degli impianti da fonti di energia rinnovabili. La Serbia ha ottenuto ottimi risultati economici negli ultimi anni. Ora, per un ulteriore sviluppo, servono riforme che stimolino la competitività dell’economia e accelerino il processo di integrazione con l’Unione europea.
“Ripensare la globalizzazione” è il tema scelto quest’anno dal Festival Internazionale dell’Economia, che si terrà a Torino dal 1° al 4 giugno. Lavoce.info parteciperà al Festival con tre Forum su imprese globali, energia e nuovo patto di stabilità europeo.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
Dopo la riclassificazione dei crediti di imposta decisa da Eurostat, nei prossimi anni si dovrebbe registrare un miglioramento dell’indebitamento netto della pubblica amministrazione. Ma nel Def appena approvato c’è scarsa trasparenza su questo punto.
La proposta del governo e quella di Caritas hanno in comune l’idea di sostituire il reddito di cittadinanza con due misure. Il loro impianto è tuttavia molto diverso. Le differenze riguardano principalmente il calcolo degli assegni, la continuitá dell’assistenza e la cumulabilitá tra le due misure.
Le due forme di sostegno proposte dalla Caritas in sostituzione del Rdc consentirebbero di superare la confusione tra inserimento lavorativo e tutela di ultima istanza. L’idea é di affiancare ad una misura universale rivolta a tutti i poveri una misura complementare di assistenza alla disoccupazione, un modello che già esiste in molti altri paesi europei.
Conoscere le caratteristiche demografiche, occupazionali e patrimoniali di chi finora ha beneficiato del Rdc è cruciale per l’efficacia della nuova misura di contrasto alla povertà. Il ritratto tracciato dall’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane.
La politica migratoria italiana non ha finora risposto agli interessi economici e demografici del nostro paese. Si dovrebbe abbandonare l’approccio ideologico e affrontare la questione in modo pragmatico. Ora, alcuni segnali fanno ben sperare.
La costruzione di case e ospedali della comunità è uno degli obiettivi del Pnrr. Il Def appena approvato, però, non prevede risorse per il personale. Ma come potranno erogare servizi strutture senza medici e infermieri? Il ruolo delle lobby della sanità.
Paese chiave per la stabilità dei Balcani Occidentali, la Serbia ha ottenuto importanti successi economici negli ultimi anni. Ha il potenziale per accelerare la convergenza con la Ue e diventare la locomotiva economica regionale. Ma servono nuoveriforme.
L’esigenza di accelerare la diffusione degli impianti da fonti di energia rinnovabili può scontrarsi con la tutela di paesaggio e terreni agricoli. Ma a chi spetta la decisione? Le dichiarazioni del governatore della Sicilia ripropongono l’interrogativo.