Oggi è spesso sui social che i cittadini formano le proprie opinioni su temi politici, economici, culturali. Le ricadute su costumi, consumi e preferenze elettorali sono però reali. Servirebbe un concordato digitale, che definisca alcuni limiti.
I dati degli ultimi mesi hanno mostrato un peggioramento dell’attività industriale a livello internazionale. Anche in Italia i numeri indicano ora un arretramento della produzione della manifattura. E non si prevede un rafforzamento in tempi brevi.
Il fact-checking de staging.lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: l’aumento del costo dell’energia è ancora il motore principale dell’inflazione?
La “precarietà” riguarda 7 milioni di persone tra lavoratori a termine, disoccupati e inattivi disponibili al lavoro. Il fenomeno chiama in causa anche la qualità delle offerte di lavoro. Sarebbe utile rendere più onerosi i contratti a tempo determinato.
La precarietà riguarda in Italia circa 7 milioni di persone tra lavoratori a termine, disoccupati e inattivi disponibili a lavorare. Creare nuove competenze e riqualificare almeno una parte di questi lavoratori richiede tempo. Intanto, si potrebbe rendere più oneroso per le aziende l’utilizzo dei contratti a tempo determinato. I medici italiani sono i più anziani d’Europa. La carenza di dottori che già si registra negli ospedali e nei territori è destinata ad aggravarsi per i nuovi pensionamenti. Ma aumentare oggi il numero dei posti disponibili alla facoltà di Medicina serve a poco, rischia anzi di produrre un alto numero di medici disoccupati nei prossimi anni. Il caro-posti letto per gli studenti fuori sede è solo un aspetto del problema più generale del debolissimo mercato delle abitazioni in affitto. Le soluzioni ci sarebbero, ma richiedono scelte precise, anche di politica fiscale. Nonostante inflazione e instabilità geo-politiche, i dati del 2022 confermano gli ottimi risultati del nostro settore agro-alimentare. Per salvaguardarlo occorre però affrontare la sfida del cambiamento climatico, con politiche di prevenzione e mitigazione. Nell’estate di settanta anni fa saliva al potere in Urss Nikita Krusciov. Da segretario generale del partito comunista, avviò un ambizioso tentativo di riforma economica, aprendo a idee che poi sarebbero state alla base del programma di Gorbachev.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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Oggi l’Italia ha una grave carenza di medici in alcune discipline cruciali. Ma le soluzioni adottate in fretta e furia, sotto la pressione politico-mediatica, rischiano di non risolvere il problema attuale e di crearne uno opposto nel futuro.
Settant’anni fa saliva al potere in Urss Nikita Krusciov. Tentò di riformare l’economia sovietica, aumentando la produzione agricola e decentralizzando la pianificazione. Sotto di lui nacquero le idee alla base del programma economico di Gorbachev.
I dati del mercato agroalimentare italiano confermano l’importanza e il buon andamento del settore, anche a livello internazionale. I cambiamenti climatici e la scarsa predisposizione dei nostri governi alla prevenzione rappresenteranno però un rischio.
Il problema della casa per gli studenti fuori sede è un aspetto della generale carenza di alloggi in affitto. Non mancano le soluzioni che potrebbero aumentare il numero di case in locazione, anche per le famiglie. Ma richiedono precise scelte politiche.