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Quando Berlusconi parla di poveri

Il fact-checking de staging.lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni di Silvio Berlusconi sulla povertà in Italia.

Economisti: scienziati o narratori?

di Davide Pinardi

Il Punto

Dal Comitato esecutivo della Bce nessuna notizia su cosa sarà del Quantitative easing (Qe), la politica monetaria non convenzionale che ha salvato l’euro e fatto ritornare la crescita in Europa. Il programma continua. Fino a quando? Se ne discuterà in autunno. Ma quando inizia l’autunno a Francoforte?
Iva al 25 per cento: è questa l’aliquota ipotizzata sulla maggior parte delle compravendite nella proposta di flat tax di cui continuiamo a discutere. C’è il rischio che un’aliquota così alta faccia salire ancora la già elevata evasione dell’imposta. Entrate difficili da compensare con l’eventuale emersione di gettito Irpef. Intanto, uno degli autori della proposta flat tax la raffronta con altre idee di riforma del fisco emerse nel dibattito pubblico con una tabella che ne mette in evidenza impatto e risultati.
L’homo oeconomicus perfettamente razionale, si sa, esiste solo nei libri di testo. Errare è umano anche con i nostri risparmi. Per ridurre gli sbagli e le loro conseguenze va bene l’istruzione finanziaria, ma molto farebbero anche semplici “aiutini” da tener presenti quando facciamo le scelte di investimento.
Da Bolzano a Lampedusa, i contratti nazionali di lavoro fissano minimi salariali uguali per tutti. In realtà circa il 10 per cento dei lavoratori riceve un salario del 20 per cento inferiore rispetto a quello stabilito a livello generale. Che cosa si può fare per raggiungere un’effettiva omogeneità di trattamento?
Nei paesi anglosassoni le corti possono condannare il responsabile di un illecito civile – se c’è intenzione o grave negligenza – ai danni punitivi, cioè a pagare al danneggiato più del danno patito. Un istituto che potrebbe entrare nell’ordinamento italiano con una legge, dopo una recente sentenza della Cassazione.

Convegno de staging.lavoce.info
Il convegno annuale, con una parte riservata agli affezionati amici/donatori de lavoce, si terrà la mattina di lunedì 18 settembre a Milano presso l’Università Cattolica. Parleremo di Brexit e banche italiane. A breve, su questo sito, il programma dell’incontro. Intanto SAVE THE DATE, vi aspettiamo!

Il Punto

“Il rapporto debito-Pil – scriveva Padoan alla Ue – si è di fatto stabilizzato con un prolungato sforzo di bilancio senza confronti nell’eurozona”. Non proprio. Il debito cresce meno e abbiamo ridotto il deficit. Ma dal 2009 gli altri paesi dell’area euro hanno fatto ben di più. Per questo Bruxelles mette il naso nei nostri conti.
Oltre alla flat tax al 25 per cento, la proposta dell’Ibl, di cui abbiamo già discusso, vuole fare piazza pulita delle varie forme di assistenza e introdurre invece una misura di contrasto della povertà denominata minimo vitale. Per curare le tante povertà, al posto dell’Isee un solo strumento basato sul reddito dichiarato.
Del voucher per retribuire i lavoretti, messo da parte sotto la pressione del referendum Cgil, era apprezzata la semplicità di attivazione e l’assenza di burocrazia. Con il contratto di lavoro occasionale che lo ha sostituito torna la complessità amministrativa. Non vincono i precari ma i nemici della semplificazione.
Si chiama Reggio Emilia Approach la filosofia educativa prescolare che ha ispirato un gran numero di scuole in Italia e nel mondo. Una ricerca recente mostra che, malgrado la difficoltà di isolare l’effetto di tale approccio da altri condizionamenti sociali, l’istruzione prescolare è associata a migliori risultati individuali.
Aiutiamoli a casa loro”: anche Renzi, parlando di immigrati, si è lasciato andare a questo slogan accattivante e di apparente buon senso. Ma superficiale. Spesso lo sviluppo nei paesi d’origine fa aumentare la propensione ad andar via. E anche noi abbiamo bisogno di lavoratori dall’estero.
Sul sistema elettorale, sospeso l’inconcludente confronto politico, si ricomincia da capo. Si può così tornare a parlare del maggioritario, in uso da anni nelle amministrative. Tra i suoi difetti, il rischio della discriminazione delle candidate donne. Forse superabile con i “collegi binominali di genere”.

Enrico Di Pasquale, Andrea Stuppini e Chiara Tronchin rispondono ai commenti ai loro articoli “Ius soli, una strada per l’integrazione” e “Cittadinanza: non dimentichiamo gli adulti

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La cittadinanza non è un concetto immutabile

Il Punto

Ritorniamo sulla proposta di flat tax al 25 per cento con una lettera di uno dei suoi autori a commento del nostro primo articolo. E vediamo in maggiore dettaglio cosa succederebbe alla progressività del sistema. Ci guadagnerebbero i poveri (grazie all’“imposta negativa”) e i più ricchi. Per la classe media – già tartassata dal fisco e dalla crisi – cambierebbe poco, se non l’aggravio potenzialmente associato al nuovo metodo di finanziamento della spesa sanitaria.
Matteo Renzi propone di porre il veto all’integrazione del fiscal compact nei trattati Ue. Un gesto politico per sottolineare l’importanza di riformare la governance europea. Con scarse conseguenze pratiche sul processo di monitoraggio delle finanze pubbliche nazionali che incorpora da tempo le nuove regole. In base alle quali è arrivata sull’Europa una temporanea austerity peraltro finita da due anni e mezzo. Quella di ridurre il debito con politiche fiscali espansive rimane una pericolosa illusione (oltre che un bisticcio logico).
A fine ottobre si vota in Lombardia e in Veneto per due referendum identici. Promossi dai governatori leghisti, chiedono ai cittadini se vogliono più autonomia, senza entrare nel dettaglio e senza specificare i possibili costi. Esperimenti di marketing politico a spese dei contribuenti. Marketing di prodotto, invece, in casa Volvo dove – con l’aria di un annuncio epocale – è stato lanciato il programma “un motore elettrico su ogni automobile”. Un sistema esteso a tutta la gamma delle ibride che, lungi dall’affossare il motore a combustibile, ne ottimizza l’uso.
La condanna per corruzione dell’ex presidente Lula inchioda ancora una volta il Brasile e l’intero Sud America ai suoi eterni problemi irrisolti. Una ciclica instabilità politica che trova origine in enormi disuguaglianze tra paesi e tra classi sociali all’interno dei paesi.

Raffaele Lungarella risponde ai commenti al suo articolo “Piano casa per rilanciare l’Italia

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Perché sulla casa non basta il mercato

Proposta flat tax: è solo l’inizio

Flat tax al 25 per cento

Proposta dell’Istituto Bruno Leoni

Il Punto

Il Ddl concorrenza è una legge “annuale” che dovrebbe promuovere le liberalizzazioni e invece rimbalza – potere delle lobby – tra Senato e Camera da 900 giorni. Dentro c’è un po’ di tutto. Dei rinvii beneficiano, tra gli altri, le Poste che mantengono il monopolio sulla consegna degli atti giudiziari (una torta da 200 milioni).
Il progetto sulla flat tax al 25 per cento lanciato dall’Istituto Bruno Leoni è un salutare sasso nello stagno. Ma non è – come fanno credere i proponenti – un progetto di riforma fiscale e del welfare articolato e organico. Mancano troppi dettagli importanti, almeno per ora. Utile discuterne. Lo faremo.
Il nuovo rapporto Invalsi conferma le differenze Nord-Sud nell’apprendimento degli studenti. E mostra divari geografici correlati con grandi disparità di esiti all’interno delle singole classi. Contano le condizioni di partenza ma anche l’incapacità delle scuole di garantire classi equilibrate per condizioni socio-economiche e abilità.
Il Regno Unito – ora paradiso della ricerca accademica con il 16 per cento dei ricercatori che viene da altri stati Ue – rischia di non esserlo più con la Brexit. I 5 mila italiani, impegnati nelle scienze fisiche e ingegneristiche, biomediche, sociali e umane, cercano di capire cosa sarà delle loro carriere.
Con il decreto legge su Veneto banca e Popolare di Vicenza il governo ha salvato depositanti, obbligazionisti senior e dipendenti, ma non gli azionisti e i possessori di obbligazioni subordinate danneggiati dalle condotte colpose e dolose tenute dalle due banche. Evitati gli effetti sistemici, non le ingiustizie.

Fausto Panunzi risponde ai commenti al suo articolo “Dove crescono i populismi

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