Mancano pochi giorni alla presentazione della Finanziaria e fomuliamo nuove proposte per frenare la crescita della spesa pubblica. Perche’ le buone notizie sul fronte delle entrate non devono far perdere di vista la forte crescita della spesa pubblica. Si spende più del previsto per personale, consumi intermedi, amministrazioni locali e sanità. Proprio la sanità resta una delle maggiori spine nel fianco del governo, nonostante laccordo raggiunto con le regioni. Opportuno definire livelli essenziali di assistenza in base alle risorse disponibili. Una prima valutazione delle misure per ridare competitività al sistema delle imprese presentate dal ministro per lo sviluppo economico. Il campionato di calcio è iniziato in un clima assolutorio verso i protagonisti degli scandali. Le regole non sono cambiate e gli illeciti si possono ripetere. Proposta: perché non vincolare i dirigenti dei club al pagamento di penali alle società nel caso di sanzioni comminate dalla giustizia sportiva?
Categoria: Il Punto Pagina 127 di 151
Il caso Telecom Italia è più che mai aperto. Molte le questioni irrisolte. La separazione di rete e servizio fra diverse imprese potrebbe bloccare future innovazioni. Siamo proprio sicuri che lo Stato sia il soggetto più adatto a possedere la rete? Una cosa è certa: questa vicenda mette in luce la fragilità del capitalismo italiano e lassenza di un disegno di policy making. E lutilizzo dei poteri speciali del governo nelle società privatizzate non è proponibile nel caso Telecom: lEuropa e la giurisprudenza hanno spinto la golden share sul viale del tramonto. Il presidente del consiglio si è lamentato di non essere stato informato preventivamente dei progetti. Ma ne aveva davvero il diritto? Lanalisi delle norme sulla trasparenza del mercato mostra che se Telecom avesse rivelato i piani al premier, avrebbe rischiato lillecito penale per insider trading. Torna poi dattualità la tutela delle minoranze azionarie; la legislazione vigente non attribuisce loro strumenti efficaci per contrastare operazioni che cambiano radicalmente la struttura del gruppo. A presidio degli interessi di tutti i soci rimangono solo gli amministratori indipendenti.
La riunione annuale del Fondo Monetario Internazionale non ha risolto i problemi di questa istituzione. Non ci sarà da stupirsi se alcuni paesi decideranno di organizzarsi tra di loro e di ignorare il Fondo.
La vicenda Telecom Italia mette in luce arretratezze del capitalismo italiano, su cui torneremo, e confusione nel governo su chi debba dettare gli indirizzi di politica industriale, e su quali debbano essere tali indirizzi.
E’ iniziato l’anno scolastico in tutta Italia. Purtroppo i genitori non possono accedere ad informazioni sulla qualità degli istituti cui iscrivere i propri figli, nonostante da anni esistano rilevazioni affidabili sulla qualità dell’istruzione e queste informazioni siano disponibili in altri paesi. Rendere pubbliche queste informazioni sarebbe un primo passo anche per stimolare una cultura del merito fra gli insegnanti, permettendo di valutare l’operato dei presidi. Bene rivedere in tal senso la legge che istituisce l’agenzia nazionale della valutazione.
Torniamo a parlare di valore legale del titolo di studio con un intervento di Giunio Luzzato.
Mancano 20 giorni alla presentazione della Finanziaria. Ma nulla si sa ancora su ammontare e composizione della manovra. Si susseguono annunci disordinati e contraddittori mentre le (finalmente!) migliori notizie sui conti pubblici e leconomia vengono utilizzate solo come scusa per non fare le riforme. Il Ministro delleconomia avrà bisogno di tutta la sua abilità ed esperienza per riuscire a realizzare gli interventi annunciati nel Dpef. Cominciamo a visitare due delle quattro aree cruciali individuate nel Dpef: finanza locale e previdenza. Presto faremo il punto su sanità e pubblico impiego. Cerchiamo anche di capire le ragioni per cui il gettito è cresciuto di più di quanto possa essere spiegato dallandamento delleconomia. Prime risposte. Solo una cosa è certa: bisogna rivedere al più presto il modo con cui vengono fatte le previsioni di bilancio.
Marcello Messori, Sandro Gronchi e Carlo D’Ippoliti formulano proposte su come completare la riforma delle pensioni.
Carla Pellegatta (Segreteria Generale Cgil Verona), Francesco Daveri, Andrea Ichino e Eugenio Nunziata contribuiscono al confronto sui nullafacenti nella Pubblica Amministrazione.
Aggiornamento: “Verso le nuove partecipazioni statali?” di Carlo Scarpa.
Il Governo non ha ancora chiarito il ruolo del Cicr (Comitato interministeriale per il credito e risparmio) in rapporto alle altre autorita’ di controllo. Forte il rischio di duplicazioni.
Nessuno piu’ parla di precariato. Ma il problema rimane. Una sintesi del confronto sulle proposte di una nuova disciplina del licenziamento e del contratto a termine nella fase di accesso al lavoro stabile regolare. E’ ragionevole ritenere che un percorso di accesso graduale alla stabilità possa produrre effetti positivi sia sul piano dellequità nel mercato del lavoro, sia sul piano dellefficienza nel tessuto produttivo. È tempo di bilanci, in particolare, sullesperienza delle collaborazioni continuative autonome, che la legge Biagi ha fortemente limitato nel settore privato: da questo giro di vite non è stato toccato il settore pubblico, che pure è quello nel quale si sono verificati gli abusi più gravi e diffusi. Sulla lotta contro la precarietà del lavoro anche laccordo tripartito spagnolo fornisce spunti di riflessione importanti.
Mentre si torna a parlare di riforma delle pensioni, alcuni dati per capire cosa accadra’ quando incominceranno ad andare in pensione i baby boomers: un problema piu’ serio in Italia che altrove.
Aggiornamento: Aspetti tecnici della proposta sui nullafacenti della P.A., a cura di Pietro Ichino
L’andamento migliore del previsto del gettito fiscale convince il Governo a ridimensionare la manovra prevista solo un mese e mezzo fa dal Dpef. Un errore perché semmai la manovra dovrebbe essere rafforzata quando le cose vanno meglio. Speriamo che rimanga almeno la volontà di intervenire per frenare la crescita della spesa corrente nelle quattro aree individuate dal Dpef: pubblico impiego, previdenza, sanita’ ed enti locali. Possibile intervenire sulle regole istituzionali del federalismo fiscale, introdotte dalla riforma del Titolo V del 2001, la cui applicazione si è rivelata eccessivamente complessa. Una proposta che ripensa la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, le modalità di finanziamento dei governi locali, il ruolo delle Province e corregge il bicameralismo perfetto.
La spesa previdenziale può essere ridotta attraverso un aumento delloccupazione dopo i 50 anni, ma lavorare piu’ a lungo significa, soprattutto per lItalia, anche un accesso meno tardivo al primo impiego.
Intesa e San Paolo hanno scelto di sperimentare, per la nuova banca che nascerà dalla fusione, un nuovo sistema di governance. Con un consiglio di sorveglianza e uno di gestione. Si rischiano però cortocircuiti che si dovranno evitare utilizzando lautonomia statutaria.
La Grande Coalizione tedesca è stata una delle illusioni dellestate italiana. Ma a un anno dalle elezioni si presenta come un duopolio incontrastato che si divide la rendita politica: manca un progetto di lungo respiro e il “fiato sul collo” dellopposizione. Ciò dovrebbe essere di monito nel dibattito italiano.
Sempre nellestate si è assistito allinsuccesso del Doha Round, i negoziati per la liberalizzazione degli scambi commerciali internazionali. Numerosi i pericoli per il sistema multilaterale degli scambi e le ripercussioni negative sulla crescita e lo sviluppo mondiale, dellUnione europea e dellItalia.
Finite le vacanze, rientriamo in città congestionate e inquinate dal traffico urbano. Dopo lesperimento di Bologna, anche a Milano si sta discutendo di far pagare un pedaggio per entrare con la macchina in città. Uno strumento potenzialmente utile alla riduzione della congestione urbana, ma disegnato in modo discriminatorio e poco efficace. Mentre la riforma del trasporto collettivo locale è allordine del giorno nellagenda politica del governo. Occorre migliorare lefficienza dei servizi pubblici locali, facendo tesoro delle esperienze di liberalizzazione attuate in altri paesi.
La nostra classe politica, subito dopo gli scandali Cirio e Parmalat, ha dichiarato all’unanimita’ di voler rafforzare le sanzioni contro i reati finanziari. Ma oggi vota, quasi all’unanimita’, un indulto che include i reati economici. Certo non svuotera’ le carceri, mentre dara’ nuovo impulso a chi vuole truffare milioni di risparmiatori.
A molti di noi e’ capitato tante volte di osservare come le nostre attitudini culturali incidono su comportamenti e scelte economiche. E non sono la politica o la religione a far si’ che in paesi così diversi come il Giappone lItalia o lArgentina ci sia un alto tasso di risparmio. Il nesso tra cultura ed economia si regge su di una “istituzione culturale” fondamentale: la famiglia. Ne parliamo. Il disegno di legge approvato dal Governo sulla cittadinanza degli immigrati ha riaperto il dibattito su se e come favorire in Italia lassimilazione delle minoranze etniche e religiose. Cosa ci insegnano i dati riguardo ai processi di assimilazione degli immigrati? Cosa ci dicono i precedenti storici circa la possibilita’ che l’Italia diventi davvero un paese multi-etnico?
A tutti i nostri lettori gli auguri di un Ferragosto felice, il che non vuol dire necessariamente ricco. Prendiamo anche noi qualche giorno di vacanza, ma terremo come sempre gli occhi ben aperti, anche sott’acqua. E vi forniamo alcune indicazioni per letture sotto l’ombrellone. Ci rivediamo il 21 agosto.
Il cambio della guardia in via Nazionale è stato salutare. Ora servono nuovi segnali di discontinuità perché questa istituzione torni ad occupare il posto che le spetta. La riforma dello statuto approvata dal Consiglio superiore della Banca apre la strada a un ricambio anche nelle posizioni di vertice che è prevista dalla stessa legge di riforma (che lascia peraltro tempo fino al 2010 per rinnovare il direttorio). E’ bene che Mario Draghi e lesecutivo diano subito lavvio ad un ricambio deciso, scegliendo fra i non pochi dirigenti di grandissima caratura anche internazionale che la passata gestione aveva colpevolmente messo in ombra. E questa la mossa decisiva per riportare la Banca nel solco della sua grande tradizione. Dopo le vacanze bisognerà anche occuparsi di scelte cruciali per il sistema finanziario italiano che sono trattate negli articoli di oggi: dalla concentrazione in atto nei mercati di borsa, allinformazione fornita dalle imprese in occasione del collocamento dei titoli, alla razionalizzazione delle incursioni degli enti locali nelle insidie dellinnovazione finanziaria per finire con la prevenzione e la repressione degli abusi da parte delle autorità.
Pubblichiamo i messaggi di solidarietà a Francesco Giavazzi e Pietro Ichino nella rubrica Per un conflitto più tollerante.
Andrea Boggio replica all’intervento di Alberto M. Musy; Simone Landini e Renato Lanzetti ampliano la discussione sul pubblico impiego.
Il decreto del ministro Bersani contiene misure controverse per tante categorie (tassisti, farmacisti, avvocati, membri di commissioni ministeriali). In ogni caso, i contrasti – anche accesi non possono ingenerare episodi di intimidazione, come quello di cui i tassisti milanesi senza alcuna voce critica da parte dei loro rappresentanti di categoria – hanno fatto oggetto Francesco Giavazzi. Nei giorni scorsi, intimidazioni più felpate ma dello stesso segno sono state destinate dagli avvocati a Pietro Ichino. A entrambi la nostra piena solidarietà.
Dai tassisti e dai loro rappresentanti vorremmo sentire al più presto una limpida e incondizionata condanna di tutti gli episodi di violenza, intolleranza e intimidazione. Alle altre categorie chiediamo la capacità di tollerare le posizioni di chi al loro interno non ha condiviso le ragioni della protesta.
La tutela dei consumatori, che sembra strare così a cuore a queste categorie, passa anche attraverso la tolleranza del dissenso.