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Categoria: Stato e istituzioni Pagina 49 di 89

Se la riforma delle autonomie passa per i tagli alle risorse

La legge di stabilità 2015 impone forti tagli agli enti locali, di fatto ridefinendone il perimetro di azione. I vincoli di natura finanziaria, contabile e di personale sono utilizzati come leva per accelerare i processi di riassetto istituzionale, in una rischiosa riorganizzazione “spontanea”.

Dove ci portano Italicum e riforma del Senato

La riforma della legge elettorale e quella del Senato sono collegate. Ma la prima si fa con legge ordinaria, la seconda necessita di una revisione costituzionale, che richiede più passaggi in Parlamento. Le probabilità di approvazione e le incognite da affrontare. Aspettando le elezioni regionali.

Renzi un anno dopo: fu vera rottamazione?

In un anno di governo, Renzi ha avuto la possibilità di mettere in pratica una delle sue parole d’ordine vincenti: la rottamazione della vecchia classe dirigente. Quanto lo ha fatto davvero? Esaminando gli organigrammi al vertice dei ministeri, solo in piccola parte: meno di un quinto del totale.

Buone notizie, non c’è la proroga degli sfratti

La mancata proroga degli sfratti è un fatto positivo, poiché sana ingiustizie prolungate a danno dei proprietari e ripristina l’affidabilità dei contratti. È anche così che si stimolano gli investimenti nel settore delle locazioni urbane. Numeri in libertà sugli inquilini in stato di bisogno.

Il vuoto lasciato dal federalismo

Le riforme del Governo Renzi hanno rimesso in discussione il modello italiano di federalismo. Ma non è chiaro quale nuova struttura si vuole ora disegnare per i governi locali. E non è una questione astratta di architettura istituzionale. È un tema concreto di funzionalità delle politiche.

Politiche attive del lavoro tra stato e regioni

Il Jobs Act intende riportare a livello centrale i servizi pubblici per l’impiego. È un bene o un male? Il vero problema in Italia non è tanto che siano affidati agli enti locali. Ma che manchi una qualsiasi valutazione delle politiche e di chi è chiamato a realizzarle. Il confronto in Europa.

Tre modifiche per un Italicum più “costituzionale”

Una legge elettorale capace di coniugare rappresentanza democratica e governabilità è nell’interesse del paese e delle sue istituzioni. Senza alterare le fondamenta dell’Italicum, si potrebbero inserire tre modifiche che meglio rispecchierebbero lo spirito della sentenza della Corte costituzionale.

Il tortuoso cammino delle semplificazioni

Con l’approvazione dell’agenda della semplificazione, il Governo cerca di dare organicità alle misure che dovrebbero rendere più efficienti e celeri le procedure amministrative. E aiutare la ripresa. Peccato che i risultati si vedranno tra due anni: forse il crono-programma è da rivedere.

Democrazia è partecipazione

Nelle due regioni dove si è votato domenica, l’affluenza alle urne è stata molto bassa, in particolare in Emilia Romagna. Certo, chi ha vinto è legittimato a governare. Ma l’astensionismo deve preoccupare. Anche perché esiste una correlazione fra partecipazione elettorale e spesa sociale.

Quei soldi da Bruxelles in attesa di essere spesi

Sui fondi strutturali ci sono due possibilità: si può accettare l’incapacità di spesa delle amministrazioni e riprogrammare le risorse destinate a coesione e sviluppo. Oppure si possono mettere in atto vari strumenti che riescano almeno migliorare la situazione. Cosa prevede la Legge di stabilità.

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