Lesame del provvedimento su tutela del risparmio e riforma dei mercati finanziari è in stallo, anche perché si è dissolto il metodo bipartisan che ne aveva accompagnato lavvio. Ma una soluzione può essere proprio nel nostro assetto bicamerale e nella complessità della legge. Può infatti essere suddivisa in due corpi normativi distinti: uno con valenza di mercato, laltro con valenza istituzionale. A ciascuna camera si potrebbe allora affidare lesame di una delle due parti, da svolgersi negli stessi tempi.
Categoria: Banche e finanza Pagina 111 di 115
Sui mercati finanziari le nostre domande vertevano sulla necessità di riforme del sistema dei controlli e del risparmio anche a livello comunitario. Se la legislazione statunitense in materia può essere un valido modello per quella che lEuropa sta costruendo. E se non si debbano prevedere limiti alla regolamentazione, per evitare i rischi di inefficienze e costi superiori ai vantaggi. Ecco le risposte della Lista Bonino, Forza Italia, Patto Segni-Scognamiglio e Uniti nell’Ulivo
La durata del mandato del governatore non ha niente a che vedere con la maggiore trasparenza degli investimenti e i più rigorosi controlli societari. Anche se un riassetto della governance delle autorità di vigilanza è utile perché contribuisce a migliorarne lefficienza. Ma nel sistema delineato dal recente progetto di legge è troppo forte e incisivo lo spazio dellintervento governativo. Mentre per tutelare davvero il risparmio vanno rafforzati poteri e indipendenza delle autorità di controllo.
Il progetto di legge sulla tutela del risparmio prevede un riordino per funzioni delle autorità di controllo. Una scelta ragionevole che però si arena nelle ipotesi di attuazione. Amplia infatti eccessivamente le competenze del Cicr. Soprattutto crea un nuovo organismo per la vigilanza di stabilità dai molti poteri, ma senza alcuna responsabilità verso risparmiatori. E demanda in sede politica il coordinamento fra autorità, con evidenti pericoli per la loro indipendenza.
Presentazione Eugen White
Presentazione di Luigi Guiso
Presentazione Marco Pagano
Un regime di regolamentazione del risparmio dovrebbe essere coerente con il sistema che si intende controllare. Nel caso italiano sono quindi tre le opzioni di intervento: la revisione del nuovo diritto societario, la divaricazione degl’interessi tra amministratori e proprietari e organi di controllo e l’inasprimento delle sanzioni. Solo lultimo, però, è rapidamente attuabile. Non serve invece la definizione di nuovi reati, soprattutto se ricordano troppo le grida manzoniane.
Scheda di partecipazione 31 Marzo 2004
Dopo la condanna unanime dei comportamenti illeciti che hanno portato ai recenti crac finanziari, già si levano gli allarmi di coloro che temono di sottoporre le aziende a un eccessivo rigore. Opinione pubblica e Parlamento devono resistere a queste pressioni. Altrimenti le nuove autorità per la tutela del risparmio rischiano di vedersi negare i necessari strumenti di controllo e sanzione. Così come è accaduto alla Consob, esautorata di funzioni e poteri fino a farla diventare un cane che non morde e non abbaia.