Trasparenza, portabilità, diritto all’oblio: sono i cardini del regolamento Ue sulla protezione dei dati, in vigore dal 25 maggio. Per aziende e organizzazioni che li trattano ci sono nuovi obblighi e sanzioni severe. Basterà per mettere fine agli abusi?
Categoria: Unione europea Pagina 23 di 100
Come sopperire al buco nel bilancio Ue lasciato dalla Brexit? Si ipotizza di ricorrere a una parte degli utili delle banche centrali nazionali dell’Eurozona. Ma è un’idea che mal si concilia con il mandato all’Eurosistema sulla politica monetaria unica.
I partiti che hanno vinto le ultime elezioni hanno una soluzione semplice per il problema della sovranità: rinnegare le politiche europee. Ma è una soluzione illusoria. Una maggiore democraticità si ritrova solo ampliando il dibattito politico in Europa.
Le elezioni ci hanno consegnato due possibili candidati alla presidenza del Consiglio: Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Ma finora entrambi hanno lasciato irrisolta una questione centrale: il ruolo dell’Italia in Europa e nella moneta unica.
Nessuno stato dell’Unione può far prevalere a suo piacimento le leggi interne su quelle europee. Lo sostiene la stessa Corte costituzionale tedesca. L’Italia potrebbe forse rivendicare una propria identità costituzionale sul bilancio. Ma le conviene?
Come la nobiltà siciliana ai tempi del Risorgimento, molti nel Regno Unito sperano che una volta assestato il polverone Brexit, alla fine cambierà poco davvero. Intanto, riprendono voce i contrari all’uscita dalla UE e si parla di nuovo referendum.
Un documento di economisti francesi e tedeschi prefigura un compromesso sulla riforma dell’area dell’euro. L’Italia deve partecipare al dibattito, per tutelare i suoi interessi. Ma per farlo deve essere credibile sulla riduzione del debito pubblico.
La storia di un complotto francese per costringere il nord Italia a svendere le sue aziende e ridurre il sud Italia a una tendopoli. E del perché questa e tante altre teorie del complotto sono fattualmente e perfino contabilmente sbagliate.
Hanno vinto i tedeschi: l’assicurazione europea dei depositi non si farà. Così si dà l’addio al completamento dell’Unione bancaria. In arrivo nuovi esami per le banche e forse il bail-in per i titoli pubblici. Per l’Italia tempi duri all’orizzonte?
Il settembre di Theresa May si riassume in due discorsi. Nel primo, a Firenze, si è rivolta all’opinione pubblica europea. Con il secondo, al congresso del suo partito a Manchester, ha parlato al paese. La sua posizione di leader non ne esce rafforzata.