Canale 5 diventa il primo canale televisivo nel prime time, mentre la Rai è penalizzata da una strategia di programmazione più preoccupata dei costi che della qualità dei programmi. E avvantaggia le reti private regalando spettatori, e contratti pubblicitari più vantaggiosi, ma anche la possibilità di contenere le spese. I ravvicinati cambi e la litigiosità dei vertici aziendali hanno paralizzato decisioni importanti e portato a casi di concorrenza interna al limite dell’autolesionismo.
Categoria: Concorrenza e mercati
Il recente regolamento europeo prevede che la gestione degli scambi di energia elettrica sia effettuata attraverso meccanismi di mercato. Una soluzione che non piace ai grandi consumatori italiani perché li priva del sussidio implicito garantito finora dal razionamento delle quantità. Ma per l’Italia potrebbe essere l’occasione per uscire dalla condizione di Paese meno competitivo in Europa in questo settore.
Sono i capitalisti che hanno più da perdere dallespandersi del libero mercato. Per questo esercitano la loro influenza per impedire ladozione di regole e leggi che ne permettano lo sviluppo corretto e per ottenere sussidi e protezioni dai Governi. Contrastare gli interessi costituiti, Salvare il capitalismo dai capitalisti, significa perciò rafforzare la consapevolezza che il mercato è il mezzo migliore per promuovere la crescita e ridurre la povertà.
Le baruffe sui nomi per il rinnovo dei vertici delle tre società nate per gestire la liberalizzazione del settore elettrico rendono evidente un conflitto tra diritto di proprietà (del ministero dellEconomia) e potere di indirizzo strategico (del ministero delle Attività produttive). Da qui unimpasse che invece di essere risolta con una ridistribuzione dei pacchetti azionari, è affrontata come ai tempi delle partecipazioni statali, con il regime di prorogatio.
A Bruxelles si discute l’ennesima riforma della politica agricola comune. Come da copione, l’Italia chiede nuovi sussidi. Ma ancora una volta il dibattito elude il punto cruciale: leccessiva protezione accordata allagricoltura fin dalla istituzione del Mercato Comune. Prezzi dei prodotti alimentari più alti e una struttura produttiva inefficiente sono i risultati. Che finiscono per penalizzare gran parte degli agricoltori italiani.
Il Codice delle comunicazioni deve essere approvato in fretta per non incorrere in procedure di infrazione. Le nuove norme muteranno quindi più la forma che la sostanza del sistema delle comunicazioni elettroniche. Restano aperti tutti i problemi legati allo sviluppo della concorrenza, a partire dalle frequenze radio per finire all’accesso e interconnessione fra reti. E il ministero sembra volere mantenere competenze di controllo che l’Europa assegna a autorità più decentrate.
Linformazione articolata è un bene pubblico da tutelare, anche per il buon funzionamento delleconomia. In Italia, la ristrettezza del mercato e gli intrecci di interesse giustificano i dubbi di ingerenze della politica e degli affari sul mondo dei mass media. Ma una cultura dellautonomia e dellindipendenza può nascere solo dalla volontà dei protagonisti: politici, editori e giornalisti.
La relazione dellAutorità garante della concorrenza e del mercato evidenzia come liberalizzazioni insufficienti e rendite oligopolistiche in importanti settori siano un freno alla crescita delleconomia italiana. Perché si trasformano in maggiori costi per le imprese e rappresentano un fattore di svantaggio e di inefficienza nella competizione sui mercati internazionali.
Dopo il taglio dei tassi lEuropa non ha piu alibi per non crescere. E non puo continuare ad addossare agli Stati Uniti colpe che sono solo sue. Condannare la politica del dollaro debole è solo lultima versione dellantiamericanismo nostrano. In realtà, i livelli dei cambi sono decisi dai mercati e i tagli alle imposte voluti da Bush favoriranno la crescita. Con buona pace dei keynesiani italiani.
Da sempre molto protetto, il settore aereo dovrebbe approfittare della crisi per avviare una vera liberalizzazione, magari ricorrendo a sostegni economici concordati a livello europeo. Finalmente si aprirebbero spazi maggiori alle compagnie low-cost, con benefici in primo luogo per gli utenti.