Nel periodo di lockdown si è registrato un forte aumento del traffico sulle reti di telecomunicazione fisse e mobili. È come se l’Italia avesse fatto un corso accelerato di aggiornamento digitale. Le nuove abitudini resisteranno al ritorno alla normalità?
Categoria: Concorrenza e mercati Pagina 15 di 85
Con la diffusione del coronavirus i prezzi delle mascherine sono saliti alle stelle. Giusto lasciar fare al mercato o invece lo stato deve intervenire, come ha fatto il presidente francese? Ecco perché in questo caso i profitti in eccesso sono un rischio.
Manzoni lo ha già descritto per il pane nei Promessi sposi. Oggi accade per mascherine e disinfettanti. C’è un eccesso di domanda e i prezzi salgono. Ma bloccare i prezzi non è una soluzione. Ci aiuta invece la concorrenza ad aumentare la produzione.
La crisi di Air Italy ha radici strutturali oltre che nella strategia dell’impresa. Difficile dunque pensare a una soluzione stile Alitalia. Ma è la mancanza di una seria politica di sviluppo del paese che fa sì che ogni crisi aziendale rappresenti un dramma.
Il settore televisivo italiano affronta una trasformazione radicale, guidata dall’innovazione. E infatti i dati del 2019 certificano che a calare è soprattutto la pubblicità. La pay-Tv cresce, mentre si prospetta un futuro luminoso per la broadband Tv.
La Corte di giustizia Ue è stata chiamata a esprimersi su ricorsi di attori nazionali contro le piattaforme digitali. Ha così indicato due requisiti-filtro per considerarle fornitrici di servizi elettronici. Ma è il compito che spetterebbe ai regolatori.
Fino agli anni Duemila molti mercati Usa erano decisamente più concorrenziali di quelli europei. Ora la situazione si è rovesciata. Le cause e gli effetti di questo cambiamento sono analizzate dall’economista Thomas Philippon nel suo ultimo libro.
Invece di ridurre premi assicurativi tra i più alti d’Europa, la “Rc auto familiare” potrebbe produrre l’effetto paradossale di aumentarli. Perché è un obiettivo da raggiungere facendo crescere la concorrenza, non con gli sconti imposti dal governo.
Disney è il più serio concorrente di Netflix perché ha i contenuti e le risorse per combattere ad armi pari. E la battaglia non sarà tanto sul numero di abbonati, quanto sulla capacità di conquistare la vera risorsa scarsa: il tempo dello spettatore.
L’Autorità garante ha chiuso un procedimento contro Fsi con una multa da mille euro, pur sottolineando che le condotte delle società del gruppo rappresentavano una grave violazione delle leggi a tutela concorrenza. Si tratta di un precedente pericoloso.