Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 81 di 196

Il desk de staging.lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Un oscuro – e perciò insidioso – emendamento alla legge di bilancio toglie all’Antitrust la competenza sui codici deontologici degli ordini professionali. Se la norma sarà approvata, l’ordine potrà sanzionare un notaio che si azzardasse ad abbassare i prezzi, senza temere l’accusa di collusione. Gli utenti ringraziano. Intanto i risparmiatori – in principio tutelati dalla Costituzione – assistono alle audizioni di controllati e controllori che spiegano le storture del sistema bancario alla Commissione parlamentare d’inchiesta.
L’incidente al gasdotto in Austria ha creato timori per il rischio di scarsità del combustibile più importante per riscaldare e generare elettricità in Italia. Per ridurre il rischio di inverni al freddo e se – come vuole la Strategia energetica nazionale – davvero si va verso la decarbonizzazione, la parola “rigassificatori” dovrà tornare nel vocabolario politico.
Viene prima la rivoluzione russa o la marcia su Roma? Marco Polo o Martin Lutero? Uno studio recente mostra che gli universitari italiani spesso non sanno mettere nel giusto ordine temporale i maggiori eventi e personaggi storici. Tredici anni di studio della storia e non sentirli: sarà forse il metodo d’insegnamento?
Per la gioia dei dietrologi arriva un libro che svela il complotto della Francia contro l’Italia. I transalpini “arraffano” le nostre imprese e Trichet, quando era alla testa della Bce, ha avvantaggiato le “sue” banche e penalizzato le nostre. Teorie che non stanno in piedi alla luce della ragione, ma nemmeno della contabilità.
Due importanti accordi, uno economico e l’altro strategico, tra Ue e Giappone. Quello sul commercio di beni e servizi tra l’altro farà sì che entro dieci anni spariscano i dazi dal 90 per cento dell’export alimentare della Ue. Mentre, alla faccia di Trump, le parti si impegnano a rispettare i trattati su lavoro, ambiente e clima.
Il passante di Genova sarà un regalo ad Autostrade per l’Italia che lo realizzerà investendo (forse) 7,8 miliardi tra il 2020 e il 2028. In cambio dell’investimento e di tariffe tenute basse, la società si vedrà riconoscere un lauto indennizzo di subentro e una proroga della concessione per quattro anni.

Il Punto

Torniamo a discutere dei costi della Consulta. Anche in risposta a una lettera della Corte stessa, l’autore dell’articolo “La spending review della Corte costituzionale: fu vera gloria?” ribadisce che un taglio di 2 milioni di euro è stato presentato come fosse di 9 milioni. In un altro articolo che usa gli stessi dati si sottolinea come i risparmi sui costi operativi fatti dalla Corte siano stati significativi.
Pare che la minaccia della web tax e delle altre iniziative Ue contro i colossi di internet cominci a produrre risultati. Facebook attribuirà ad uffici nazionali (e non più alla sola Irlanda) i ricavi ottenuti nei vari paesi europei. Dettagli da definire. Comunque una rivoluzione, se condivisa dalle altre multinazionali digitali.
Tra queste, una che mantiene relazioni industriali fisiche è Amazon. Tanto tangibili che durante il Black Friday è arrivato uno sciopero. Motivato da un tradizionale scontro sulla qualità delle condizioni di lavoro.
Un recente rapporto Istat mostra che la diffusione della povertà ha raggiunto il suo apice a fine recessione, tra il 2015 e il 2016. È normale: la ripresa non fa salire subito lavoro e redditi. Ma qualcosa si muove: il reddito medio delle famiglie al netto dell’inflazione è cresciuto per la prima volta dal 2009.
Al di là della crisi conta anche la globalizzazione. Che migliora sensibilmente le condizioni di vita nei paesi emergenti ma impoverisce la classe media e accresce le disuguaglianze. Mentre gli stati nazionali assistono impotenti.
Tra le tante mine di cui è disseminato il futuro della società italiana, una è l’aumento dei lavoratori in età matura che, da qui al 2021, rischia di rallentare ancora l’ingresso dei più giovani. Tornare indietro sulle pensioni sarebbe però una scorciatoia pericolosa. Meglio invece far crescere la torta dei redditi disponibili.

La Corte costituzionale risponde all’articolo di Roberto Perotti

Il Punto

La Corte costituzionale dice di aver ridotto il proprio costo a carico dei contribuenti di 9 milioni. Al netto di riclassificazione di voci, i milioni tagliati sono però solo due. Gocce nel mare della spesa pubblica. Ma i giochetti contabili da parte di uno dei massimi organi della Repubblica sconcertano.
Il sospetto di manipolazione dei dati sorge anche quando grandi imprese britanniche – sotto l’impulso di una nuova legge – si trovano a dichiarare che il differenziale di stipendi tra uomini e donne è zero. Una prima analisi dei dati italiani indica che da noi il divario è più alto per le grandi che per le piccole imprese.
Volge alla fine la breve guerra tra Berlusconi e Bolloré, il patron di Vivendi che ha tentato di scalare Mediaset e controlla Tim con il 24 per cento delle azioni. Proprio quest’ultima pagherebbe il prezzo della pace tra i due litiganti. Ma è ora che di tutto ciò il mercato venga informato chiaramente.
Sognano di metter su famiglia con un paio di figli i giovani italiani e francesi. Ma i primi rinviano le loro scelte, mentre i secondi – dicono i numeri – realizzano i progetti. Merito di scelte coerenti nelle politiche per la famiglia, qui carenti e occasionali. Le troveremo (ed espresse come) in qualche programma elettorale?
Il flusso di immigrati regolari, in maggioranza con competenze limitate, sembra aumentare la già elevata polarizzazione del mercato del lavoro e nei livelli di istruzione in Italia. Chi percepisce bassi salari non trova conveniente studiare di più, mentre chi fa lavori ben pagati beneficia di servizi meno cari – dice uno studio recente.
Diventano più stringenti le regole europee sui crediti inesigibili (Npl) che richiedono alle banche di farli emergere e disfarsene in tempi rapidi. In Italia, però, c’è un macigno che blocca il cammino: la lentezza della giustizia civile. Un ostacolo che le lobby degli avvocati e dei magistrati non vogliono rimuovere.

Il Punto

Mentre la trattativa sulla Brexit si blocca sul confine tra le due Irlande, il debole e maldestro governo della signora May mantiene un certo consenso popolare. Malgrado gli insuccessi negoziali dal Regno Unito non arriva una forte domanda di tornare indietro.
Di recente Matteo Renzi ha scaricato le responsabilità in merito all’adozione delle (impopolari) regole Ue sul bail-in sul governo Monti. In effetti le trattative furono avviate nel 2012. Ma poi, come indica il fact-checking de staging.lavoce.info sono stati i governi Letta e Renzi a varare il provvedimento. E ora c’è la vigilanza Bce a rincarare la dose, con linee guida sull’eliminazione dei crediti inesigibili (Npl) che – se attuate in tempi troppo brevi – faranno emergere forti perdite proprio ora che la ripresa sta migliorando i bilanci bancari. Meglio che legiferi il Parlamento europeo.
Appena partito, il primo treno merci Italia-Cina impiegherà 17-19 giorni per arrivare a destinazione, molto meno del mese e mezzo della rotta navale Rotterdam-Shanghai. Sui binari della nuova “via della seta” si sposterà una parte del traffico dall’Europa. Rimane da capire in che misura.
Negli ultimi sei mesi hanno chiuso bottega tre venditori di energia. Colpa di bollette non pagate che si aggiungono al segno meno dei mercati energetici, a errori imprenditoriali e alle scarsità di risorse disponibili per coprire i rischi. Le morosità sarebbero più sostenibili se gestite attraverso una cassa di compensazione.
Chi si ricorda dei distretti industriali? Da anni se ne parla poco ma sono vivi e vegeti. Solo, stanno cambiando pelle con il resto dell’industria italiana. Ora il progetto Industria 4.0 vuole trasformarli ancora, rafforzandone i legami con i grandi centri urbani.
Vedere il valore dei bitcoin sull’ottovolante non è strano. Una criptovaluta che – oggi – non è moneta è per forza soggetta a ondate di acquisti e vendite puramente dominati da intenti speculativi.
Continuando il confronto sulla web tax, vediamo che – contrariamente ai critici – c’è chi ne coglie gli aspetti innovativi sia per quanto riguarda l’impianto generale del tributo sia per l’individuazione dei sostituti d’imposta negli intermediari finanziari “abilitati” ad operare nel territorio dello stato.

Il Punto

Scarse le risorse per i comuni nel disegno di legge di bilancio. Ci vorrebbe di più per mettere in sicurezza edifici e territorio. Almeno si potrebbero abolire i vincoli sul lato delle entrate. Invece, a parte Tari e imposta di soggiorno, rimane il blocco delle aliquote. Se un sindaco voleva dare nuovi servizi alla città dovrà rimandare. L’equo compenso ai professionisti è un modo per reintrodurre le tariffe minime professionali, già abolite senza rimpianti. Alla sua riproposizione nella legge di bilancio si oppone preventivamente l’Autorità garante della concorrenza. Nella “finanziaria” arrivata alla Camera c’è anche la web tax che anticipa la normativa Ue allo studio. Il rischio è che la norma scivoli proprio sulle regole europee generali perché potrebbe prevedere trattamenti diversi tra le imprese stabilite in Italia e quelle che operano dall’estero.
Con 85 euro mensili di aumento si chiude il contratto del pubblico impiego? No. Rimane in ballo la complessa parte normativa, dall’assenteismo al part-time. E in più, oltre ai 2,8 miliardi per l’aumento ai dipendenti delle amministrazioni centrali, se ne dovranno trovare altrettanti per quelli degli enti locali.
In un anno in Italia gli occupati a tempo indeterminato sono saliti dello 0,3 per cento, quelli a termine del 14. Tutto il contrario di quanto succede nel resto d’Europa. Se però la mobilità è oggi la prima caratteristica del mercato del lavoro, è arrivato il momento di rimodulare le protezioni dei lavoratori, come stanno facendo in altri paesi.

Il Punto

Con la nuova legge elettorale, il governo ha ridisegnato i collegi elettorali, in funzione di tanti criteri socio-demografici. Un esercizio complesso e non neutrale che porta a compattare o dividere gruppi di votanti omogenei. Rispetto al 2013, Lombardia e Molise avranno un deputato in più, a scapito di Trentino-Alto Adige e Veneto.
Un recente rapporto Ue sull’istruzione spiega come si perpetua la disuguaglianza. Gli studenti che vanno male a scuola vengono spesso da famiglie svantaggiate. Mentre, seguiti e aiutati, i figli dei benestanti se la cavano anche se poco brillanti. Lo stesso vale nei percorsi lavorativi. Su questo la politica batte un colpo?
Vero o falso che la causa numero uno dell’eliminazione dell’Italia ai Mondiali di calcio è la presenza di troppi giocatori stranieri nel campionato di A, come sostengono Salvini e Meloni? Una verifica relativa ad altri 23 paesi con il fact-checking de staging.lavoce.info dice che i due politici dovrebbero essere più prudenti prima di puntare il dito.
In attesa di una sua improbabile vendita, il governo ha fatto salire il prestito ponte ad Alitalia a 900 milioni, cui si aggiungono 80 milioni all’anno per la cassa integrazione di 1600 dipendenti. Gli stessi soldi dei contribuenti potevano essere destinati a comprare il 20 per cento di Air France-Klm o l’intera Norwegian.
Si scoprono truffe ai danni dell’Inps che coinvolgono immigrati. Reati da punire. Che non oscurano il contributo degli stranieri al nostro sistema previdenziale: ricevono 800 milioni di pensioni e versano oltre 10 miliardi all’anno. Predisporre buoni percorsi d’integrazione potrebbe ancora migliorare questo rapporto.
I consumatori meno sprovveduti in fatto di finanza e investimenti sono per lo più maschi, istruiti, con buon reddito e conoscenze linguistiche e informatiche. E tutti gli altri? Occorre dar loro strumenti automatici di tutela passiva. Perché l’ignoranza economica ha un costo salato. Per gli individui e per la società.

Il Punto

In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, guardiamo i dati del fenomeno. In Italia troviamo meno femminicidi che altrove. Ma negli altri paesi il loro numero scende nel tempo, da noi no. E ad essere particolarmente aggressivi sono i partner e gli ex. La violenza da chi non te l’aspetti.
Ben 36 italiani su cento ritengono l’immigrazione un grande problema. Nel 2012 a pensarla così erano solo 3 su cento. Del resto, l’italiano medio ritiene che gli immigrati siano un quarto della popolazione (in realtà sono il 9 per cento). La distanza tra realtà e percezione è alimentata dalle paure indotte dall’afflusso dei rifugiati. Un’altra illusione ottica riguarda la gravità degli attentati terroristici. Ci pare che l’Europa ne sia il bersaglio principale. Eppure il numero delle vittime dal 2001 ad oggi è lo 0,36 per cento del totale, mentre il tragico primato va ad Africa, Medio Oriente e Asia Meridionale.
Il braccio della vigilanza Bce intensifica il monitoraggio per ridurre i crediti inesigibili. E le banche italiane affondano in borsa. Ma i rischi sistemici potrebbero arrivare anche da altre voci, come i derivati non coperti, di ammontare ignoto e diffusi tra i grandi istituti Ue.
Nella legge di bilancio in discussione, l’obbligo dal 2019 di inviare le fatture emesse e quelle registrate in acquisto all’Agenzia delle entrate. Ne varrà la pena solo se il fisco saprà utilizzare l’enorme massa di dati e se i contribuenti si convinceranno ad adeguarsi.
Per quanto se ne discuta, la verità è che non esiste un sistema elettorale capace di indurre sempre gli eletti a comportamenti virtuosi. Uno studio recente confronta le prassi dei senatori italiani usciti da collegi uninominali (prima del 2005) con quelli scelti col voto di lista e mostra l’influenza del contesto sociale sulla loro condotta.

Il Punto

In un recente rapporto l’Istat ha aggiornato le stime sul peso del sommerso e dell’economia illegale che arriverebbe a 207 miliardi all’anno (il 12,6 per cento del Pil). Il peso degli stupefacenti è misurato dal lato di chi acquista, prostituzione e contrabbando di tabacco da quello di chi offre questi peculiari beni e servizi.
Tornato sulla scena politica, Berlusconi rivendica di “non aver messo le mani nelle tasche degli italiani” durante i suoi quattro governi. Il fact-checking de staging.lavoce.info mostra però che nel 2011 l’ex Cavaliere aumentò l’Iva e mise le basi di legge per gli aumenti degli anni successivi. Altri dati che si prestano a interpretazioni di parte sono quelli sul mercato del lavoro. Dove i buoni numeri sull’occupazione sono controbilanciati dalla persistenza del tasso di disoccupazione e il mancato recupero delle ore lavorate totali. Tra le anomalie del mercato del lavoro in Italia, la più lenta crescita dei salari del mondo industrializzato da 20 anni a questa parte. Colpa della produttività stagnante, non dell’euro.
Con il mancato pagamento di 200 milioni di interessi sul debito sovrano, il Venezuela è di fatto in default. Il suo futuro è ora in mano ai principali creditori, cinesi e russi. I primi sono grandi acquirenti del suo petrolio, i secondi – meno esposti – coltivano soprattutto un interesse geo-politico nella regione.

Il Punto

Con la legge di bilancio l’Imposta sul reddito dell’imprenditore (Iri) viene incredibilmente rimandata al 2018. Per mettere in cassa 2 miliardi in più. Al costo di non attuare una buona idea (già preventivata) che uniforma le tasse sulle imprese e favorisce il reinvestimento degli utili nelle piccole e micro-aziende. Tra le pieghe della “finanziaria”, anche un condono sulle somme che le aziende farmaceutiche devono allo stato per lo sforamento dei tetti di spesa. Il tutto per un tragicomico pasticcio da miliardi di euro. Protagonisti: Agenzia del farmaco, imprese del settore, Tar del Lazio, regioni, ospedali. E contribuenti.
Elaborando i dati Istat sui permessi edilizi si possono valutare i piani casa delle regioni. Varati nel 2009 per incentivare ricostruzione e ampliamento di edifici residenziali con premi di superficie o volume in mezzo a una crisi dell’immobiliare, hanno prodotto investimenti modesti, permettendo però di sopravvivere a piccole imprese e artigiani.

Pagina 81 di 196

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén